La città si interroga sul futuro degli ospedali

Quale struttura avrà la sanità di Varese? Ci sarà la cittadella della salute? La rete dei servizi rimarrà?
Sono alcune delle domande a cui tenteranno di dare una risposta politici , operatori e cittadini convocati mercoledì prossimo 29 novembre a palazzo Estense.
Si tratta dei primi "Stati Generali" voluti dall’amministrazione Fontana per valutare in modo corale e integrato i diversi aspetti sociali della città.
Ad aprire il modello di confronto sarà un tema molto delicato e su cui la Regione ha dimostrato sensibilità, permettendo alla città di esprimere un parere sul futuro delle risorse sanitarie del territorio.

Il confronto avverrà tra il Sindaco Attilio Fontana, il Presidente della Provincia Marco Reguzzoni, gli Assessori regionali alla Sanità Alessandro Cè e alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, il Consigliere regionale Giuseppe Adamoli, il Rettore dell’Insubria Renzo Dionigi, il Presidente dell’Ordine dei Medici Pier Maria Morresi, il Direttore dell’azienda ospedaliera Carlo Pampari, il Direttore dell’Asl Pierluigi Zeli e due consiglieri comunali.
Nelle prime due ore, dalle 14.30, i relatori illustreranno la propria posizione poi, dalle 16.30, inizierà il dibattito a cui potranno intervenire anche esponenti di associazioni, sindacalisti e cittadini.

«dal confronto potrebbe uscire la sintesi con la soluzione del problema – si augura il Sindaco Fontana – Da parte mia spero che rimanga l’attuale organizzazione a rete e che non vengano ceduti le sedi di viale Monte Rosa, di via Bernardino Luini o il Del Ponte. Piuttosto penso che si possa vendere la clinica di Velate che è rimasta un corpo staccato, con servizi facilmente trasferibili»
Quattro ore di confronto che vedrà il destino del Del Ponte al centro della contesa politica: Fontana è schierato per il suo mantenimento, ma da Forza Italia si invocano altre scelte.

Nessuno spazio troverà in quella sede una discussione sul futuro dei servizi dell’ospedale e sulla sua qualità: «Magari potremmo tornarci più avanti. L’ospedale, comunque, offre un livello alto di prestazioni. L’unico problema è il pronto soccorso, ma è una questione che si trascina da anni e che avrà presto una soluzione con il nuovo monoblocco».