Energia eolica a Veddasca: si fanno avanti i giapponesi

Due mesi dopo l'appello lanciato dal sindaco per sfruttare il vento arrivano diverse idee dall'estero.

Lo hanno definito un sindaco-manager un po’ sognatore ma forse non è così e i primi risultati sono arrivati. Roberto Calebasso, sindaco di Veddasca (350 abitanti e 4 bambini), aveva lanciato dalle colonne del nostro quotidiano l’idea del "comune eolico" che oltre a prodursi l’energia elettrica per i propri consumi punta a venderla ai comuni limitrofi sfruttando quello che a Veddasca non manca, il vento. Così, due mesi dopo il lancio dell’idea, si presentano ogni fine-settimana nel suo ufficio persone, aziende, scuole ma soprattutto idee: «Quella buona la stiamo cercando tra tutti i progetti che ci hanno presentato fino ad oggi – spiega il primo cittadino – e non è facile perchè qui non vogliamo che tutto finisca in una presa in giro. All’energia del vento qui ci crediamo davvero in quanto potrebbe essere davvero il punto di svolta per un comune che sta morendo».

Un istituto superiore della zona sta verificando la possibilità di studiare un progetto energetico per la Val Veddasca come lavoro scolastico ma anche per portare idee nuove, un’azienda giapponese all’avanguardia in fatto di ricerca attorno alla materia energia ha già proposto di installare dei generatori mini-eolici a basso impatto ambientale calcando esperienze che già funzionano in Emilia Romagna e in Campania. Questi sono solo due degli esempi che il sindaco ha raccontato ma guardando sempre, e comunque, più in là: «Perchè le grandi aziende come Eni o Enel non cominciano a guardare a questa esperienza – sostiene Calebasso – altro che sponsorizzare la tv o comprare una pagina di un quotidiano nazionale. Se sponsorizzassero un piccolo comune si conquisterebbero davvero una fetta di pubblicità producendo energia e sperimentando nuove forme di energia ed economia».

Già, perchè Calebasso è un manager prima che un sindaco e queste cose le sa bene dopo vent’anni di lavoro presso grandi multinazionali viaggiando da un continente all’altro:«Un progetto di questo tipo funziona solo se  ha una rilevanza economica e ha un basso impatto ambientale». Da qui l’appello "fatevi vivi", "noi siamo qui" sembra dire il sindaco in attesa che qualcuno capisca il potenziale di quest’idea. L’azienda presenta un progetto e concorda con il comune con una convenzione quali sono i vantaggi per l’amministrazione e i cittadini e quali quelli dell’azienda: risultato? Veddasca sarebbe l’unico comune con energia gratuita in Italia, le casse comunali cominceranno a rimpinguarsi con i risparmi di 20-30 mila euro annui di bolletta e il paese tornerebbe ad essere meta interessante per nuovi arrivi in modo da rivitalizzare una comunità da tutti giudicata sulla via del declino demografico. Come in un sogno la Veddasca potrebbe rinascere a nuova vita con energia pulita e un modello di aministrazione nuovo dal quale prendere esempio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2007
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