“Giro di boa” per il Cda di Verbano SpA

Il bilancio dei lavori impostati e realizzati a metà del mandato degli amministratori dell'ex consorzio

 

Il
consiglio di amministrazione della “Società per il
risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del
Verbano S.p.a.” ha da poco superato la metà del proprio
mandato: era il 29 dicembre 2004 quando i sindaci dei comuni che
rivestono la qualifica di soci si riunirono in assemblea per
deliberare la trasformazione da consorzio a società per azioni
e contestualmente nominare gli amministratori: Giancarlo De Bernardi
presidente, Roberto Colombo vicepresidente e consiglieri Pietro
Contini, Giulio Fortunato, Maria Teresa Cattaneo, Mario Contini e
Ivan Rovetta; il collegio sindacale è composto dal presidente
Enrico Colombo e i sindaci effettivi Ilico Turci e Giancarlo Di
Ronco.

I soci,
oltre alla Provincia, sono 32 comuni della zona nord della provincia
di Varese, il cui territorio corrisponde grossomodo alla parte
orientale del Lago Maggiore; il mandato affidato agli amministratori
e ai sindaci scade a fine anno ed è dunque arrivato il momento
di fare un bilancio del lavoro fatto e quello da fare: “Nei due
anni di lavoro – dice il presidente De Bernardi – la nostra
attenzione si è concentrata soprattutto sulla manutenzione e
l’ammodernamento dei cinque impianti di nostra proprietà a
Luino, Monvalle, Casalzuigno, Laveno Mombello e Besozzo nonché
degli impianti convenzionati di Porto Valtravaglia, Maccagno,
Leggiuno e Cocquio Trevisago; il loro funzionamento deve essere
sempre costantemente perfetto e in grado di svolgere egregiamente la
depurazione dei reflui che qui affluiscono e, per verificare ciò,
noi amministratori abbiamo compiuto personalmente dei sopralluoghi in
tutti gli impianti insieme ai tecnici di Sogeiva S.p.a Varese
Ambiente, che ha l’incarico della gestione tecnica dei sistemi
depurativi societari. Molti sono i lavori svolti, alcuni già
realizzati e altri che verranno ultimati nei prossimi mesi: i più
importanti sono il prolungamento del tratto finale del collettore dei
comuni di Gemonio, Caravate, Cittigilio e Laveno Mombello; la
realizzazione della prima e seconda linea dell’impianto di
depurazione di Besozzo, che consentirà di procedere a pieno
regime con il funzionamento del depuratore; il collettore di acque
nere da Dumenza a Luino; la realizzazione di lavori di protezione dei
depuratori di Casalzuigno e Laveno Mombello; la realizzazione del
collettore fognario da Leggiuno a Monvalle (i cui lavori sono già
iniziati) che permetterà di bypassare l’obsoleto e mal
funzionante depuratore di Leggiuno entro l’anno in corso”.

In
questi anni non sono mancati interventi alle strutture logistiche
della Società – aggiunge il vicepresidente Colombo –
infatti dal mese di settembre 2005 abbiamo spostato gli uffici di
Varese da via Parravicini (dietro al tribunale) a via Daverio, in
zona Casbeno, vicino alla sede della Provincia, ammodernando nel
contempo le attrezzature informatiche in dotazione al personale. Non
è mancata l’adesione alle iniziative culturali e formative
proposte sul territorio: in particolare si è posta
l’attenzione sui progetti legati all’educazione ambientale
elaborati dal liceo scientifico tecnologico ambientale di Laveno
Mombello.

Da parte
del consiglio di amministrazione si è mantenuta la massima
attenzione sull’uso delle risorse a disposizione della Società
e il contenimento dei costi di gestione ha comportato la possibilità
di rideterminare i costi a favore dei soci utenti. L’obiettivo del
c.d.a. resta quello di mantenere elevato il livello qualitativo delle
acque di scarico degli impianti di depurazione per tutelare una zona
ad alto valore naturalistico e paesaggistico”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2007
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