Una vergogna per tutti
È l’ipocrisia che disturba. Il non rispetto di alcune regole sacre delle istituzioni non fa bene a nessuno.
L’azione messa in atto dai parlamentari leghisti a Montecitorio è grave. E, malgrado la sua spiccata simpatia, sono gravi anche le battute che Maroni oggi scrive a Varesenews. Fa bene a tirare la giacca a Marantelli chiedendo conto della legge sul conflitto di interessi, ma la sostanza non cambia. E Maroni è troppo intelligente per non sapere che quell’atto di ieri sui banchi del Governo è solo una vergogna per tutto il Paese. Lo è perché non è figlio di una strategia politica, ammesso che una qualsiasi strategia permettesse comunque di oltraggiare il luogo della democrazia. Lo è perché trasuda di ipocrisia. Racconti Maroni, se ne ha coraggio, come vivono i parlamentari. Quanta fatica fanno tutti i giorni. Quali sono le loro grandi preoccupazioni. Racconti le difficoltà di passare da un’intervista all’altra rincorrendo i giornali che magari sono distratti e per un giorno non fanno comparire il nome di uno o dell’altro parlamentare. Azioni come quella di ieri servono solo a tentare di recuperare quella distanza che c’è da chi è arrivato in quella Roma ladrona tanto osteggiata, e la base leghista che continua a crederci.
Quei signori che ieri issavano il loro giornale di partito si nutrono di quel mondo. E gli piace perché è innegabile dirlo Roma: è troppo bella. Con un gran candore lo ammise a Varesenews un “soldato semplice” della lega come l’ex sindaco Fumagalli quando era stato chiamato a fare il consulente del ministro Moratti. Non se ne voleva più andare e fece di tutto per restarci.
La politica è una cosa seria e i nostri rappresentanti devono esser difesi sempre e comunque. Le istituzioni vanno salvaguardate sempre e comunque. A meno che non si voglia passare a strategie rivoluzionarie. I limiti e la grandezza del Pci era proprio qui. Un partito ideologico figlio della spinta rivoluzionaria, ma rigido nella difesa delle istituzioni democratiche fino a pagarne in prima persona. E basterebbe ricordare quanto venne fatto rispetto al terrorismo rosso. Paragonare episodi in quel modo, caro Maroni, non serve un granchè anche perché oggi verrebbe facile affermare che anche quello da lei raccontato era squadrismo.
Ma torniamo a oggi. Quell’azione dei parlamentari della Lega serve solo a far parlare di loro in assenza di una qualsiasi vera proposta politica. E quando lo si fa in modo così plateale e alto, la cosa diventa grave e pesante.
In democrazia chi sta all’opposizione ha il diritto e soprattutto il dovere di stare con il fiato sul collo di chi governa. Ha il diritto di contestarne le scelte e anche le azioni. La cosa cambia quando dobbiamo vivere per intere stagioni in uno stato di perenne campagna elettorale. L’Italia e gli italiani sono stufi di questo clima fatto sempre con le barricate. Oltre tutto non possiamo nemmeno permettercelo. Maroni leggerà senza dubbio i giornali internazionali e allora, viste le capacità e lo stile dimostrato quando governava, spieghi a tutti le ragioni di un simile gesto.
“Tanto peggio tanto meglio”, oltre che da stupidi è uno slogan fuori dal tempo.
“Fuori dalle balle” come titolava La Padania, vale per tutti, altrimenti resta solo propaganda. Il crollo della fiducia dei cittadini verso la politica investirà tutti e sarà bene che tutti lo comprendano, perché la posta è davvero troppo alta per permettersi di giocarci in modo così scomposto.
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