L’aviaria ferma la “Sagra degli uccelli”

Ciò che non hanno potuto le associazioni contro la caccia ha potuto l’aviaria. Il nuovo fantasma pandemico mondiale è riuscito, a 41 anni dalla sua nascita, a fermare la "Sagra degli uccelli" che, in verità per ora, è stata solo rinviata al 30 settembre per mortivi precauzionali legati alla presenza di un focolaio di aviaria sul territorio regionale. Ad annunciarlo è la stessa amministrazione con un comunicato firmato dal sindaco Dario Sinapi. Tale manifestazione si tiene tutti gli anni regolarmente la prima domenica di settembre. Migliaia di appassionati di volatili vengono a mostrare specie di uccelli rari e meno rari. Le loro gole riempiono l’aria di cinguettii sin dalla mattina presto. La fiera, che conta sempre almeno un centinaio di banchi, apre in orario molto mattutino, alle 5,30. I primi cinguetti servono a stimolare i campioni iscritti alla gara degli uccelli canterini che si svolge a partire dalle 6,30.

Negli anni passati l’evento è stato contestato dalle associazioni animaliste e contro la caccia in quanto alla fiera sono presenti anche banchi legati al mondo della caccia con oggetti vari. Gli animali, inoltre, sono costretti in gabbie e non sono liberi. Quest’anno però, la sagra ha un nemico in più e ben più temibile per gli animali e per l’uomo: l’aviaria. In questo periodo, infatti, sono in atto alcune migrazioni e alcuni focolai del temibile virus H5N1 sono stati già trovati. A più di un anno dalla sua comparsa, kinfatti, non è ancora stato stabilito se il virus nella variante che colpisce l’uomo possa essere contagioso. La sagra, dunque, non s’ha da fare per ora e si attende il passaggio di questo mese per capire se potrà essere svolta a fine mese oppure annullata definitivamente, per quest’anno.