“Il sindaco è in divieto di sosta”
Rifondazione Comunista fotografa l'auto del primo cittadino posteggiata sull'erba del parco del Museo del Tessile
Dal déjeuner sur l’herbe (nella foto) al parquer sur l’herbe (vedi foto sotto): cambiano i tempi, resta lo scandalo. Se il quadro di Manet aveva sconvolto i benpensanti della Francia ottocentesca, l’automobile del sindaco Gigi Farioli parcheggiata domenica sull’erba del parco del Museo del Tessile è già oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale.
Il sindaco si era recato sul posto per seguire i lavori del congresso cittadino di Forza Italia, ma la sua Bmw è stata fotografata… in posa compromettente dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista Jarno Marchiori, che abita nelle immediate vicinanze e, visto arrivare il primo cittadino, si è improvvisato paparazzo a tutela della pubblica decenza e del codice della strada. L’automobile era infatti parcheggiata all’interno del parco e sull’erba, in divieto (dal comando dei vigili ci confermano che è vietato parcheggiare lì), benchè all’esterno posti liberi a quell’ora ve ne fossero, come testimoniano altre foto prodotte da Marchiori e inviate per conoscenza a tutti i quotidiani della zona.
Il consigliere comunale Antonello Corrado ha dichiarato che presenterà quanto prima un’interrogazione sul fatto. «Qualcuno crede che, vinte le elezioni, la città sia sua» commenta: «ma è lui che deve mettersi al servizio dei cittadini». In verità il sindaco aveva appena finito di "servire i cittadini", nel senso tecnico del termine: poco prima aveva infatti riempito piatti e augurato buon appetito ai buongustai accorsi alla megarisottata con luganiga da cinquemila porzioni, offerta in centro dall’associazione macellai ed andata ovviamente a ruba.
Quanto alla questione del parcheggio "proibito", il primo cittadino non si scompone: dapprima parla di «posto riservato» (lapsus rivelatore), poi realizza e commenta: «se ho commesso infrazioni, le rilevino i vigili». A Rifondazione Farioli replica sottolineando quello che ritiene un suo merito: «In tema di riduzione di costi della politica, non notano che il sindaco usa sempre la sua di macchina, evitando di utilizzare l’auto blu?» Resta ora da vedere l’esito della vicenda, posto che di multe non se n’è viste: nessuno ha pensato, infatti, di mettere un photored anche al cancello del Museo del Tessile…
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