“Festa e dialogo, così Varese incontra il nostro Perù”
La comunità peruviana varesina conta ha accolto il console Ana Marina Alvarado. L'iniziativa è stata organizzata dalle Acli provinciali
Hanno parlato di storie e proposte ma anche di ciò che rende più difficile la giornata di un immigrato. I cittadini peruviani che questo pomeriggio, alla sede Acli di Varese, hanno accolto Ana Marina Alvarado, Console generale del Perù a Milano sono stati diretti e sinceri nel raccontare la loro vita a Varese. L’incontro è stato organizzato dalle Acli varesine nell’ambito di "La cultura genera appetito", un nuovo progetto nato per favorire lo scambio di culture e l’incontro di arte, tradizioni e prodotti tipici.
«Iniziative come questa, che uniscono momenti di festa a momenti di dialogo, sono il modo migliore per fare integrazione – ha commentato il console -. La comunità peruviana in Lombardia conta sessantamila persone: dobbiamo lavorare insieme per far conoscere le nostre espressioni artistiche e promuovere l’incontro e il confronto».
In provincia di Varese sono 1424 i cittadini peruviani residenti (dati dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione al 2006) e corrispondono al 2,8 per cento della popolazione straniera del Varesotto. La comunità peruviana presente sul territorio provinciale è cresciuta, rispetto al 2005, del 12,7 per cento ed è composta in prevalenza da donne: 891 contro 533 uomini.
Motivi in più che hanno spinto le Acli di Varese a organizzare una settimana interamente dedicata alla cultura del Perù:
«L’intento dell’iniziativa di oggi – spiega Ruffino Selmi, vice-presidente delle Acli provinciali – è quello di offrire alla comunità peruviana del territorio varesino la possibilità di incontrare il proprio console in un contesto vivo e informale. Le attività in calendario nei prossimi giorni sono aperte a tutti: l’obiettivo di questo progetto è infatti quello di favorire la reciprocità offrendo possibilità di condivisione di momenti culturali e di festa tra cittadini italiani e stranieri».
L’iniziativa è svolta grazie anche alla collaborazione di un gruppo di lavoro, composto da volontari di diverse nazionalità.
Alla settimana peruviana, seguiranno nuovi appuntamenti: Ucraina, Albania, Marocco, Senegal, Bangladesh, Sri Lanka.
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