Legambiente e Lipu siglano un “Patto per il lago di Varese
Difesa della biodiversità, tutela del paesaggio e turismo sostenibile per restituire ai cittadini il lago di Varese
Si chiama "Patto per il lago di Varese" l’accordo siglato dalle due associazioni ambientaliste Legambiente e Lipu. Un contratto che legherà le due associazioni ambientaliste, insieme a Vas e Amici della Terra, per 5 anni, fino al 2013, impegnate nel chiaro obiettivo di salvare il lago di Varese. L’accordo si inserisce nel quadro delle iniziative programmate in occasione del passaggio della Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione lacustri che in questi giorni sta effettuando le sue analisi sui laghi Maggiore, Ceresio e di Varese.
Tutela della biodiversità, limitazioni al consumo di suolo, progetti di turismo sostenibile: questi alcuni dei punti contenuti nel Patto e su cui le associazioni voglio sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni locali. “Intendiamo impegnarci – si legge nel documento – affinchè tutti i cittadini comprendano l’importanza di questo ambiente e la possibilità di un diverso uso delle sue potenzialità ambientali, naturali e paesaggistiche, e perchè gli amministratori locali sviluppino politiche virtuose e compatibili con l’ambiente lacustre”. Il lago di Varese può fregiarsi del riconoscimento di Zona a Protezione Speciale (ZPS) e di Sito d’Importanza Comunitaria(SIC) e questo perchè l’importanza che ricopre in fatto di biodiversità non è seconda a nessun ambiente naturale: è elevato infatti il numero di specie diverse (circa 170) di uccelli che utilizzano il lago tutto l’anno quale fonte di alimentazione, per la sosta migratoria, o per allevare i propri piccoli. Inoltre il lago di Varese fa parte del corridoio naturale che dal Ticino arriva alle Alpi attraverso il quale gli uccelli migratori compiono il loro svernamento.
“Il Lago di Varese – afferma Luca Chiarei, delegato LIPU di Varese – insieme alla Palude Brabbia ed al Lago di Comabbio, tre corpi idrici strettamente interconnessi tra loro, è situato in una delle aree più importanti per la conservazione della biodiversità dell’intera regione Lombardia, come hanno dimostrato recenti studi della Regione stessa. È necessaria una presa d’atto a livello politico di questa realtà con una conseguente pianificazione territoriale rispettosa dell’ambiente e che finalmente non consideri questi luoghi come ambiti vuoti ed aridi. Questi ecosistemi svolgono gratuitamente una serie di servizi essenziali: depurazione delle acque, controllo delle piene, abbattimento dell’inquinamento atmosferico solo per citare alcuni esempi, è importante ricordarsene sempre e fare in modo che possano continuare a svolgere al meglio queste funzioni e non lamentarsi quando queste vengono a mancare per cause esclusivamente umane”.
Punti salienti del Patto di Legambiente e Lipu sono anche la tutela del paesaggio per proteggere il territorio da un consumo di suolo selvaggio che rischia di mettere in pericolo l’intero ecosistema lacustre, e il sostegno ad un’agricoltura di qualità. Inoltre le associazioni ambientaliste intendono impegnarsi per promuovere un turismo sostenibile sul lago di Varese: incentivando le piccole strutture ricettive di qualità (B&B, agriturismi, affittacamere) realizzate attraverso il recupero di edifici esistenti, prediligendo mezzi di trasporto sostenibili e attività a basso impatto ambientali quali treno più bici, il trekking e il birdwatching. Infine, il lavoro per migliorare la qualità delle acque deve continuare e intensificarsi, secondo gli ambientalisti, il fine ultimo però non deve essere la balneabilità del lago ma il benessere degli abitanti locali, della fauna e della vegetazione lacustre.
“Il nostro obiettivo – dichiara Alberto Minazzi, di Legambiente Varese – è quello di diffondere una cultura di rispetto dello straordinario patrimonio naturale costituito dal lago di Varese: tutela del paesaggio e difesa della biodiversità vogliono dire anche restituire il lago ai cittadini per poterne fruire in modo sostenibile attraverso un turismo responsabile. Purtroppo però ci scontriamo spesso con Istituzioni che si muovono in modo schizofrenico: dopo l’egregio lavoro di tutela e valorizzazione fatto con l’istituzione della ZPS e del SIC, dobbiamo ancora una volta constatare che, la prima occasione importante per Varese e la sua provincia: la “vetrina” dei Mondiali di Ciclismo, sia di nuovo all’insegna di cemento, asfalto e miope sfruttamento del territorio”.
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