“Aiutiamo la Palestina, senza pace non c’è democrazia”
Un centinaio di manifestanti ha affollato piazza XX Settembre per protestare contro gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza
«Cinquecento bambini morti, quasi tremila feriti. Che cosa c’entrano con i terroristi? Possibile che nessuno intervenga? È per questo che sono qui».
Con Mohammed Sayaih, rappresentante delle comunità straniere a Varese, c’erano più di un centinaio di manifestanti. Hanno ignorato il freddo e hanno affollato per tutta la mattina di oggi, sabato 3 dicembre, piazza XX settembre a Varese per protestare contro gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza. Slogan, cartelli e bandiere palestinesi hanno animato l’iniziativa organizzata dal Comitato Palestina di Varese. In piazza c’erano italiani e soprattutto stranieri, per la maggior parte di religione islamica: «Si confondono i terroristi con i musulmani – dice un manifestante – mentre l’Islam in questo conflitto non c’entra. La nostra è una religione di pace, sono altri gli interessi che stanno dietro alla guerra».
«Della questione palestinese si parla in modo distorto – ha commentato Giorgio Stabilini dell’associazione musulmani varesini -. Continuiamo a vedere notizie e telegiornali che danno delle informazioni parziali su quanto sta accandendo nella Striscia di Gaza. Si parla delle ragioni israeliane e poco di quello che stanno vivendo i palestinesi. L’obiettivo della manifestazione di questa mattina è proprio quello di dare un’informazione più completa e di lanciare un messaggio ai politici e agli Stati che da sempre hanno assistito all’inasprirsi di questo conflitto e non hanno mai fatto nulla per impedirlo. Noi siamo contrari agli estremismi, qui si tratta di un problema umanitario. Vogliamo solo che si racconti cosa sta davvero succedendo in Palestina».
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