Il canile, ovvero una “terra di nessuno”?

Nota dei volontari del canile gallaratese

Riceviamo e pubblichiamo 

 

Le nevicate di inizio gennaio, come evidente a tutti i lombardi, hanno comportato disagi significativi all’intera popolazione, stravolgendo per alcuni giorni la quotidianità e le abitudini di lavoratori, pendolari, studenti…e dei volontari del canile di Gallarate! Tuttavia, a differenza di ciò che accade normalmente per strade, autostrade e centri urbani, serviti in tempi utili da spazzaneve e da spargisale, il canile pare essere stato “abbandonato a se stesso” dalle autorità cittadine. In seguito a ripetute sollecitazioni da parte dei responsabili della struttura (che, come più volte ricordato, è gestita dall’A.P.A.R.) durante i giorni di “emergenza neve”, infatti, l’A.M.S.C. (l’Amministrazione comunale gallaratese, preposta ai Servizi pubblici) ha replicato di non essere responsabile della pulizia del terreno della struttura, peraltro situata accanto alle sedi del Parco del Ticino e della Protezione civile, dalla neve e dal ghiaccio presenti. La domanda sorge spontanea: se vi sono costruite tre strutture comunali e aperte al pubblico, a chi appartiene dunque il terreno in questione?? A chi si dovranno rivolgere i volontari, in caso di una nuova nevicata??

 

Visitando in questi giorni il canile, emerge immediatamente il disagio generale presente: la via d’accesso (fino al cancello comune alle tre sedi, prima citate) è stato liberato dalla neve, e tuttavia, non essendo mai stato gettato il sale, costituisce una “trappola” per chi vi passa, in particolar modo le persone e i cani in passeggiata. Il parcheggio interno e l’area riservata al canile, invece, non sono state per niente interessate dall’intervento dello spazzaneve e pertanto, nonostante la partecipazione volonterosa dei responsabili, risultano ancora ricoperti da uno strato di neve ormai ghiacciata e difficilissima da rimuovere, pericoloso per chiunque vi transiti. Non si pretende l’impossibile dalle autorità comunali, sia chiaro, ma solo che si prendano la responsabilità di intervenire prontamente sulle loro proprietà o che, in alternativa, chiariscano con più limpidezza le eventuali aree di competenza all’A.P.A.R., affinché non si metta a rischio l’incolumità di persone lì non per caso, bensì impegnate in serie azioni di volontariato.  

 

I volontari A.P.A.R.

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Gennaio 2009
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