I lavoratori Ahlstrom in presidio permanente
Nuova protesta dei venti dipendenti dello stabilimento di via XXIV Maggio: "In un mese non ci hanno detto niente". Staranno davanti ai cancelli "fino a quando non ci saranno novità"
I lavoratori dell’Ahlstrom di Gallarate, multinazionale finlandese prima produttrice mondiale di carta per filtri per motori, sono ancora sul piede di guerra. Dopo un mese di tregua seguita all’incontro all’Unione degli Industriali di Torino dello scorso 14 gennaio, i venti dipendenti della ditta di via XXIV Maggio hanno deciso di restare in presidio permanente fino a quando non cambierà qualcosa. Ahlsrom Milano, che nel maggio 2007 ha acquisito un ramo d’azienda dalla ditta italiana Orlandi, nel nord Italia possiede lo stabilimento di Gallarate, quello di Cressa (NO) e altri due a Mozzate e Carbonate. In tutto la proprietà ha deciso di licenziare 61 dipendenti nei quattro stabilimenti, 20 dei quali a Gallarate. Dopo l’apertura presunta dello scorso 14 gennaio, però, i lavoratori tornano a protestare: «Ci avevano chiesto tempo per valutare le possibile strade alternative alla mobilità – spiega il delgato della Rsu iscritto al sindacato AlCobas Massimo Sinatra -. Per un mese, fino all’11 febbraio, siamo stati buoni e bravi, abbiamo aspettato novità, ma nessuno si è fatto sentire. La procedura di mobilità scade dopo 75 giorni, il tempo per le trattative è finito». Così i lavoratori hanno deciso di stabilirsi all’entrata dello stabilimento, fermo “fino a successiva comunicazione”: «Staremo qui fino a quando qualcuno si farà sentire – spiegano ancora i lavoratori in protesta -. Anche a Cressa hanno indetto la mobilitazione permanente. Non vogliamo che portino via le macchine dalla linea». A casa restano mogli e figli ad aspettare: «Sono con noi – spiegano i dipendenti della multinazionale finlandese -. Sanno benissimo anche loro che in questo periodo le alternative in altre aziende sono inesistenti: noi vogliamo solo lavorare. Per questo staremo qui e protesteremo. Non volgiamo la luna, vogliamo solo una trattativa seria e che non ci facciano perdere tempo».
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