Sannino, l’incontentabile: “Bene la vittoria, ma che rabbia gli ultimi dieci minuti”
Il mister biancorosso sarà squalificato e come lui anche Del Sante e Milanese. Le voci della punta capocannoniere della Secona Divisione della Lega Pro, di Paolo Grossi e Ciro Danucci e dei comaschi Malatesta e Cotta
La voce del mister – Un allenatore che vince il derby e rafforza il primo posto in classifica dovrebbe essere stracontento. Non così l’incontentabile Giuseppe Sannino, mister del bellissimo Varese capolista nella Seconda Divisione della Lega Pro e vittorioso nella partitissima di giornata col Como. Gli ultimi dieci minuti della squadra che dal 3-0 si è fatta recuperare due gol non sono proprio andati giù all’irrefrenabile allenatore varesino, espulso nel finale di match: «Non riesco mai a godermi un bel risultato – spiega Sannino -. È stata un’altra tappa importante di un cammino cominciato diciassette partite fa. L’inizio della gara è stato un po’ bloccato, poi abbiamo preso in mano il pallino del gioco e siamo stati concentrati. Peccato la fine della partita: i match si vincono con attenzione massima per 90 minuti e oltre se si vuole essere professionisti e vivere di calcio». Sannino non fa mancare i complimenti ai suoi ragazzi e guarda a domenica prossima, quando i biancorossi saranno di scena sul difficile terreno di Alessandria: «Sono eccezionali, avanti così possiamo dare una grossa soddisfazione alla città. È stata una vittoria di tutti, nessuno escluso – prosegue il mister varesino -. Ad Alessandria sarà dura, loro sono una bella squadra e a noi mancheranno Milanese e Del Sante. Anche io sarò espulso, ma il mister è quello che conta meno. Siamo una squadra da corsa, non dobbiamo dimenticarci delle nostre qualità e prerogative».
I protagonisti del Varese – La vittoria del derby col Como porta la firma di due giovani di belle speranze, Paolino Grossi e Stefano Del Sante. Il primo ha fatto due gol, il secondo una rete ed un assist: «La cosa più importante sono i tre punti – spiega Grossi, classe 1985, cresciuto nelle giovanili del Milan -. Le mie reti mi rendono felice. La partita è stata difficile, all’inizio la tensione del derby si sentiva eccome, poi ci siamo sciolti e abbiamo dimostrato di essere superiori. Il mister si è arrabbiato per gli ultimi dieci minuti: gli ha dato fastidio il calo di tensione, ma le discussioni ci stanno e tutto torna come prima. Pensiamo da subito all’Alessandria: andiamo là a viso aperto per giocarcela, come sempre». Contro i grigi non ci sarà il capocannoniere del torneo Del Sante, ammonito col Como e squalificato per somma di cartellini gialli: «Chi giocherà al mio posto e al posto di Milanese saprà fare bene, sono sicuro – afferma la punta, nato nel 1987, scuola Fiorentina -. I miei gol sono 12 al momento, spero di poter fare sempre meglio. Vincere il derby era importante per noi e per la città, siamo contenti. Ho fatto gol dopo tre giornate che non segnavo e l’assist a Paolo dopo aver saltato tre avversari: ci provo sempre, ogni tanto va bene. Alla fine ero stanco, ha fatto bene il mister a cambiarmi».
Il volto nuovo – Ciro Danucci è arrivato nelle ultime settimane. Il centrocampista ex Ternana dai piedi buoni vede un bel gruppo con ottime possibilità di proseguire nella strada tracciata: «Ho fatto il mio esordio stagionale e abbiamo vinto il derby, spero di ritagliarmi spazi importanti in futuro – commenta il neo acquisto biancorosso -. Alla fine abbiamo cercato di tenere la palla, ma qualche errore di rilancio ha permesso al Como di avvicinarsi pericolosamente. I miei compagni però mi sono sembrati da subito molto uniti: qui è la squadra che conta».
Qui Como – Prima cosa le condizioni di Brioschi, uscito in barella e portato al pronto soccorso in ambulanza dopo uno scontro di gioco con Del Sante (una gomitata fortuita): ha perso conoscenza in campo e negli spogliatoi e ha riportato un taglio alla testa, le sue condizioni sono sotto osservazione. «Hanno vinto loro, hanno ragione loro – commenta caustico il portiere comasco Enrico Malatesta -. Sono primi con merito, sapevamo di dover venire qui a giocare una partita complicata. Abbiamo giocato male, tornado fuori un po’ di orgoglio solo alla fine. Loro sono stati bravi a sfruttare al meglio le occasioni, noi dovevamo fare certamente di più. Ora mancano dodici finali per poter arrivare nella zona playoff: il torneo è livellato, ce la metteremo tutta». L’allenatore del Como Corrado Cotta recrimina per l’atteggiamento rinunciatario dei propri ragazzi: «Il Varese è forte, non perde da 17 partite di fila, era ultimo ed ora è primo. La partita l’avete vista tutti – commenta Cotta -. Noi abbiamo fatto fatica in tutte le fasi. Il loro gol è arrivato alla fine del primo tempo in un momento di equilibrio, nella ripresa siamo partiti forte subito, ma loro da un certo punto in avanti sembravano indemoniati e noi troppo molli. Non mi è piaciuto l’atteggiamento rinunciatario della squadra: siamo una squadra con tanti giocatori di esperienza, la paura e il timore non dovrebbero appartenerci. È la prima volta che perdiamo due match di fila, cercheremo di ricominciare con il piglio giusto».
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