Cassintegrati al servizio della società. «A noi piace»

Che cosa fanno del proprio tempo liberato e pagato i lavoratori in cassa integrazione? Le associazioni di volontariato si stanno muovendo per proporre corsi di formazione. Nel prossimo congresso nazionale della Banca del tempo verrà fatta una proposta in questo senso

«Nel prossimo convegno nazionale della Banca del tempo che si terrà a Genova lancerò la proposta di Varesenews: la cassa integrazione è una risorsa di tutti». Fiora Cappa, responsabile della Banca del tempo di Gallarate (nata nel 1997, una delle prime in Italia) e componente del consiglio direttivo nazionale, è convinta che l’attuale depressione che coinvolge il sistema produttivo e quello lavorativo potrebbe essere ribaltata se la gente, soprattutto chi è in cassa integrazione, valorizzasse il proprio tempo. «La nostra associazione – spiega  Fiora Cappa –  favorisce il mutuo aiuto come scambio e aiuta a valorizzare il proprio talento partendo da un bisogno reciproco. Il tempo ha un valore enorme e chi ha la possibilità, anche se per ragioni negative come la crisi, di essere retribuito a prescindere dal lavoro ha a disposizione una grande opportunità che puo’ tornare utile anche all’intera collettività».
Su territorio stanno nascendo varie iniziative.
Alle Acli provinciali si sta lavorando sul fondo di solidarietà proposta dal Cardinale Tettamanzi. «Qualche cassintegrato sta arrivando anche da noi – racconta Espedito Michelon, presidente di Aval, associazione volontari Acli Lombardia di Varese –  e non solo per chiedere un aiuto economico, ma anche per mettersi a disposizione, chiedendoci cosa puo’ fare. Questo è un aspetto delicato, perché la gente va formata e noi stiamo istituendo una serie di corsi di formazione gratuiti. Su alcuni temi, come l’immigrazione, siamo già partiti. Comunque nella prossima assemblea provinciale che si terrà il 29 marzo nella sede di Varese tratteremo questo tema».
II Cesvov, Centro servizi per il volontariato, è da sempre un osservatorio privilegiato del territorio. Nella sede di via Brambilla il viavai di volontari è continuo. «La provocazione di Varesenews – dice Dario Cecchin – è utile soprattutto in questo momento. Da noi vengono soprattutto pensionati, persone che ti dicono: “Io sto bene e ho delle competenze. Posso aiutare?”. I lavoratori in cassa integrazione vengono, ma per chiedere se ci sono occasioni di lavoro. Penso che il discorso del tempo retribuito con gli ammortizzatori sociali e rimesso in gioco per la comunità richieda una maturità sociale e un’etica notevole. Quello che noi come associazione possiamo fare è stimolare questa sensibilità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Marzo 2009
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