“Cara Ester non sputare nel piatto in cui hai mangiato”

La collega della frontaliera licenziata replica alle accuse. E racconta la sua giornata di lavoro

Due giorni fa abbiamo pubblicato una lettera di una ragazza di Arcisate. Ester raccontava la propria esperienza in un’azienda ticinese e l’amarezza di un licenziamento improvviso. Una vicenda che ha sollevato molto dibattito con oltre ottanta commenti.
È arrivata in redazione anche un commento di Gabriella che racconta un’altra versione delle cose. Questo il suo lungo commento

Un saluto a tutti coloro che hanno letto la lettera di Ester e l’hanno commentata con parole di conforto… Beh! Debbo scrivere che io sono un’operaia della stessa ditta dove lavorava Ester. La ditta è stata descritta come un inferno (quello che non è). Per due anni l’ho sempre vista sorridente, si definisce l’unica persona che in ditta fosse diplomata, balle!
Ha descritto la sua giornata lavorativa come fosse una giornata da schiava, ariballe!
Ora inizio a difendere la ditta che da due anni mi dà di che vivere. Sono una ragazza di 29 anni che lavora alla F., faccio un lavoro molto più complicato che inserire batterie, mi alzo tutte le mattine alle 5.30 perchè alle 6.30 devo prendere il pulman che ha messo a nostro servizio (GRATUITO) la ditta , salgo sul pulman e vedo ragazze sorridenti e piene di vita.
Sono ragazze che sono contente di ritrovare ogni mattina amiche con cui confrontarsi, esprimere opinioni su ciò che hanno visto in TV o ciò che è successo il giorno prima a lavoro e tutto in maniera tranquilla e sorridente e già queto vi dovrebbe far capire che non stanno andando in un "lager", ma come tutti al lavoro! Tornando a me arrivo a lavoro alle 7.00 suona la campana di inizio lavoro e sono tranquilla, inizio il mio lavoro accendo il mio mp3 e ascolto musica.
Scambio battute con le mie vicine di posto lavoro con serenità e alle 11.15 suona la campana della pausa pranzo ritrovo le mie colleghe con cui mangio tutti i giorni (cosa che fanno anche lavoratori di altre ditte o uffici), raccontiamo cosa abbiamo fatto la sera prima o nel week end, ci scambiamo ricette o ci suggeriamo luoghi o film da vedere , alle 12.00 riprendo le ultime 4 ore di lavoro e ascolto musica, rido con le colleghe e ridiamo anche col capo reparto.
Insomma per concludere Ester è stata licenziata come altre prima di lei e probabilmente ce ne saranno altre, ma tutto è dovuto al calo di lavoro. I licenziamenti sono stati fatti con un giusto criterio ASSENZE, PRODUZIONE, COMPORTAMENTO .. Mi permetto di difendere la capo reparto che aveva Ester perché persona solare e assolutamente il contrario di com’è stata descritta. W Annarella, poi tornando al discorso parcheggio lo paga solo chi viene in auto da sola chi porta qualcuno non paga.
Nel suo caso lei non pagava i famosi 60 franchi, insomma ha descritto la ditta che le ha dato da mangiare per due anni come un postaccio quello che non è, potrei essere anche io una delle prossime ad essere licenziata, ma non per questo faccio pubblicare un articolo in cui racconto quello che tutti fanno ogni mattina, alzarsi, lavarsi ed ecc..ecc.
Raccontando falsità, se lo dovessero fare tutte le persone arrabbiate perchè sono state licenziate in questo mometo di crisi """GLOBALE""" , povero WEB sarebbe intasato, oltretutto si dovrebbe ritenere fortunata ha 2 mesi di stipendio pagato e in quei 2 mesi potrebbe darsi da fare a cercarsi qualcosa da fare, altre persone questa opportunità non l’hanno avuta, perciò (cara) Ester sappi che non si sputa nel piatto in cui si è mangiato per due anni altrimenti saresti andata via prima.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2009
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