I depuratori si mettono in regola con l’Europa
Il Pirellone ha finanziato lavori per due milioni e mezzo di euro all'impianto di Gornate Olona e quattro milioni e seicentomila euro di fondi pubblici nazionali per garantire il funzionamento dell’impianto di Sant'Antonino

Il primo intervento è necessario per completare il sistema di collettamento che interessa i comuni di Gornate Olona, Castiglione Olona, Vedano Olona, Venegono Superiore, Venegono Inferiore, Lozza, Malnate, Varese, Gazzada Schianno, Solbiate Comasco, Binago. Alcuni tratti di collettori erano già stati realizzati tra Gornate Olona e Lozza, da Lozza a Vedano e da Malnate a Vedano. Questo finanziamento onsentirà la realizzazione di un tratto del collettore Lozza – Solbiate Comasco nei Comuni di Vedano Olona, Malnate e Solbiate Comasco e un tratto del collettore Lozza -Varese, e verranno ripristinati altri collettori già esistenti. Si trattava di interventi urgenti perché l’impianto di depurazione è oggetto di una pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea che obbliga i comuni del Bacino dell’Olona alla depurazione delle acque.
Il progetto sarà realizzato dalla Società per la Tutela Ambientale del Bacino del Fiume Olona in Provincia di Varese s.p.a., ed è stato completamente finanziato con fondi pubblici regionali e del Ministero dell’Ambiente. (foto, sopra: deposizione della prima pietra del depuratore di Gornate)
L’intervento dell’impianto di depurazione di Sant’ Antonino Ticino a Lonate Pozzolo è invece solo il primo di una serie necessaria a garantire il corretto e costante funzionamento dell’impianto. Il costo complessivo della serie ammonta complessivamente a quindici milioni di euro. L’impianto, infatti, è inadeguato e in in caso di intense piogge, il depuratore non è in grado di trattare le acque secondo quanto previsto dalle norme. Cosicché le acque inquinate vengono immesse nel torrente Arno che scorre a fianco del depuratore con un gravissimo impatto sul canale Marinone e sul fiume Ticino.
La situazione è talmente grave che il tribunale di Busto Arsizio ha ritenuto di avviare un’azione giudiziaria volta ad accertare le responsabilità e a garantire interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e potenziamento dell’impianto idonei a risolvere il problema. Il Consorzio dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Varese (ATO) ha proposto la realizzazione dell’intero progetto, che verrà poi effettivamente realizzato dalla società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore s.p.a. L’Ato di Varese ha già richiesto a Regione Lombardia l’anticipazione di dieci milioni e cinquecento mila euro, necessari a portare a termine l’intero intervento, soldi che le verranno restituiti successivamente.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario
Bustocco-71 su Arrivano le barriere antirumore in A8, lo svincolo di Gallarate chiude per dieci mesi
Felice su Dopo la sentenza sul Mottarone il racconto delle mamme di Silvia e Alessandro: “Per noi non è giustizia”
Felice su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.