“Io non ho paura”. Storie di bulli e vittime al Museo del Tessile

Lunedì 18 maggio alle 21 un convegno organizzato dall'associazione Azzurro Donna

Lunedì 18 maggio alle ore 21 , presso il Museo del Tessile di via Volta 6/8 Busto Arsizio (Va), si terrà il Convegno "Io non ho paura. Storie di vittime e di bulli".

Saranno presenti:
Adriana Battaglia e Giovanni Trinchero, autori del libro "Io non ho paura"
Renata Scerbo, mamma di Francesco, vittima del bullismo
Oliva Maria Boles, direttrice dell’ACOF
Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio
Laura Ravetto, parlamentare.

Sentinella di un disagio sociale profondo, gli episodi di bullismo sono sempre più diffusi tra giovani e giovanissimi. Per discutere del fenomeno e analizzarlo con l’aiuto di esperti e testimoni, l’associazione Azzurro Donna ha organizzato il convegno "Io non ho paura. Storie di vittime e di bulli". Durante la serata sarà presentato il libro "Io non ho paura", di Franco Angeli Editori. I due autori della pubblicazione, Adriana Battaglia e Roberto Trinchero, saranno presenti al convegno per dare il proprio contributo alla discussione. Adriana Battaglia, dirigente scolastico di un istituto di istruzione superiore, racconta le storie di vittime del bullismo, per portarle fuori dalle pareti scolastiche o dalle pagine di una sentenza di tribunale. Roberto Trinchero, docente di Pedagogia sperimentale e metodologia della ricerca educativa alla facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Torino e la SSIS dello stesso Ateneo, offre invece a insegnanti ed educatori strumenti per capire a affrontare il fenomeno del bullismo.
Durante la serata sarà proiettato un video con delle interviste realizzate a ragazzi, dai 14 ai 19 anni, appartenenti a diverse etnie, per comprendere il fenomeno dal loro punto di vista.
Sarà inoltre presentato l’Osservatorio sul bullismo, per promuovere le strategie per combattere il fenomeno in diverse scuole, con modalità diverse dalle elementari alle superiori. L’iniziativa è promossa da Battaglia e Trinchero: "Il libro – anticipa Adriana Battaglia – è il primo passo di un progetto più articolato, che ha lo scopo di contrastare il fenomeno delle prepotenze e delle prevaricazione. Chi come me è in prima linea ogni giorno, sa che molti ragazzi vivono un inferno quotidiano: è importante promuovere l’educazione del rispetto e della legalità".
Oliva Maria Boles, dirigente dell’ACOF, nel suo intervento racconterà la propria esperienza a contatto con i ragazzi di un istituto superiore.
Il momento più atteso della serata è l’intervento di Renata Scerbo, madre di Francesco, morto nel 1995, all’età di 15 anni, per colpa di un episodio di bullismo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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