Picchia il genero in piazza Monte Grappa e blocca il traffico

Scende dalla macchina e picchia un ragazzo che era seduto nell'auto davanti. All'origine della rissa problemi familiari originati da un matrimonio tra ventenni




I primi ad accorgersi che stava succedendo il finimondo sono stati i clienti dei tavolini di piazza Monte Grappa, che hanno urlato e hanno fatto una corsa per cercare di separare due automobilisti che, ieri sera alle 19 e 30, si stavano prendendo a cazzotti nel pieno centro di Varese, bloccando il traffico e facendo arrivare in pochi minuti due volanti della polizia e l’ambulanza. Ma a ben guardare la storia è più complessa e mano mano che gli agenti indagavano sulla vicenda, appariva chiaro che non era un diverbio per questioni di precedenza, ma una ruvida vicenda familiare finita per caso in mezzo alla strada. Secondo i testimoni, una Bmw X5 grigia ha raggiunto una mini rossa occupata da due ragazzi. Mentre i giovani erano fermi, aspettando che la coda si mettesse in moto, tra la piazza e via Marcobi, un uomo corpulento è sceso dalla Bmw e si è affiancato a piedi alla mini.
A quel punto ha cominciano a colpire in faccia il ragazzo che si trovava al posto del passeggero
, Alessio T., 22, commesso di un negozio a Valle Olona, sposato da pochi giorni con Elisa A. Secondo alcuni conoscenti, i due sposi avrebbero convissuto per un certo periodo insieme ai genitori di lei. Ma a seguito di faccende personali al vaglio degli inquirenti, il papà della ragazza pare non sia rimasto soddisfatto del comportamento del genero. La circostanza emerge con tutta evidenza dall’episodio di ieri. Per segnalare al  marito della figlia il suo malcontento, l’uomo lo ha riempito di botte in piazza dopo averlo avvicinato con l’auto. Ed ecco svelato, in parte, il mistero del pestaggio in piazza. Il signor A., fisicamente ben piazzato, pantaloni beige, camicia nera, ha centrato il genero in faccia più volte attraverso il finestrino abbassato, poi ha cercato di tirarlo fuori dalla macchina. Andrea, il ragazzo ventenne che stava guidando la mini rossa, amico della vittima, racconta: “Non l’avevo neanche visto, ho solo sentito Alessio che urlava, mi sono girato e ho visto quest’uomo che lo picchiava, sembrava impazzito, non diceva niente, lo menava e basta”.
La scena ha avuto diversi testimoni, tra cui anche il “ciclista padano”, caratteristico personaggio dai capelli lunghi bianchi che presenzia a ogni comizio della Lega, e che è stato uno dei primi a intervenire. Il signor A. è stato bloccato dagli agenti delle volanti che con sangue freddo e calma, hanno interrogato l’aggressore, mentre il ragazzo picchiato è finito in ospedale.
I motivi di risentimento nei suoi confronti sono continuati anche al pronto soccorso, quando una pattuglia della polizia è stata chiamata perché la moglie dell’aggredito e la suocera hanno fatto un po’ di trambusto in ospedale per continuare la discussione. Le condizioni del giovane, non destano preoccupazioni, ma per il picchiatore si profila una denuncia.




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Pubblicato il 28 Maggio 2009
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