Domenico Naticchi. “Se Cantello è un’oasi verde è anche merito nostro”

Il candidato della lista “Cantello al Centro” per dieci anni, dal 1999 al 2009, è stato vicesindaco con delega al Bilancio e ai Tributi. Il territorio punto qualificante del programma

Per dieci anni, dal 1999 al 2009, Domenico Naticchi è stato vicesindaco di Cantello con delega al Bilancio e ai Tributi. Classe 1948, commercialista, sposato e con tre figli ormai grandi, da 40 anni vive nella frazione di Gaggiolo. Tra le varie attività sociali si è impegnato per lo sport-volley l’oratorio di Gaggiolo e nel mondo della scuola, sia a livello di consiglio d’istituto che di organismi provinciali (distretto scolastico). La sua competenza in materia economico-finanziaria lo ha aiutato molto nella delega ricoperta in questi anni nell’amministrazione di Cantello, che è stato tra i primi comuni d’Italia ad aver predisposto  l’invio dei bollettini ici precompilati direttamente ai contribuenti. «Quell’idea – racconta Naticchi – mi è venuta quando nel 2000 una vecchietta mi chiese se potevo compilargli il bollettino dell’Iic. La donna mi spiegò che con una pensione di 500 mila lire non poteva pagarne 100 mila  per farsi fare il bollettino. E così prendemmo la decisione di spedirli precompilati a tutti i cittadini».

Nel programma elettorale della lista “Cantello al Centro” un punto qualificante è la cura per il territorio e l’ambiente. Naticchi ricorda il nomignolo con cui il  parroco don Giuseppe Parenti, recentemente scomparso, chiamava il paese: “Cantuccio Bello”. «Al mio collega candidato Vincenzi, rispondo, che se Cantello è un’oasi di verde, questo lo si deve alla lungimiranza delle amministrazioni che si sono succedute, ed in particolare quelle dell’ultimo decennio, perché hanno amministrato con senso di responsabilità nel perseguire un equilibrato sviluppo urbanistico, evitando tanto i mostri e le brutture tipici di certa architettura ideologicamente ispirata, quanto le cattedrali nel deserto. La mirabile armonia tra abitazioni e contesto paesaggistico che tanti visitatori ci invidiano è frutto infatti di sapiente progettazione, ed è precisa volontà della nostra lista proseguire nella medesima linea d’azione».
Il ricordo va alla vicenda della Pardà, un’area verde che rischiava di finire sotto le pale degli escavatori, pericolo sventato grazie anche alla costituzione di un comitato di cittadini. «La questione Pardà è chiusa e risolta – sottolinea Naticchi -. Noi, come amministrazione, ci siamo attivati per mediare con la proprietà dell’area, il Conte Pullé di Milano, proponendo ai proprietari un trasferimento della stessa volumetria in un’altra area sempre di loro proprietà.  La gente infatti deve sapere che la Pardà non solo era un’area privata ma era anche edificabile e quindi la richiesta di edificazione era legittima. Il Comune non poteva fare altro che proporre una soluzione alternativa ed è ciò che abbiamo fatto. Ora la Pardà è ritornata area a vocazione agricola . Inoltre, riteniamo che la valorizzazione del centro storico, obiettivo comune alle tre liste, sia una priorità. Ma per dare corso alle affermazioni bisogna avviare un dialogo con i proprietari per avviare i piani di ristrutturazione. Ad esempio, per la villa di via Garibaldi, che è un piccolo gioiello, abbiamo già preso dei contatti. Insomma, il centro è una risorsa per tutta la cittadinanza e noi non lo lasceremo cadere a pezzi».
Al contenimento della pressione fiscale e quindi alla minore entrata nelle casse comunali, Naticchi risponde con la buona amministrazione, ovvero l’ottimizzazione della spesa. «Gli amministratori devono dare il buon esempio ai cittadini ecco perché abbiamo decido di dimezzare i nostri compensi che tra l’altro da quest’anno sono sospesi. Vorrei, infine, sottolineare il buon clima di questa campagna elettorale e i toni pacati e civili dei miei colleghi candidati».

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Pubblicato il 03 Giugno 2009
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