Sky condannata a restituire le penali in eccesso
Il movimento consumatori di Varese invita chi le ha pagate a mettersi in contatto con loro, per far procedere la pratica o "iscriversi" alla causa collettiva
Il Movimento Consumatori ha ottenuto dal Tribunale di Roma il riconoscimento del diritto per oltre 80.000 consumatori ad ottenere la restituzione delle penali pagate in caso di recesso dai contratti Sky.
Il risultato ottenuto ha confermato integralmente il provvedimento già ottenuto dall’associazione a gennaio: allora il Tribunale di Roma accolse in via d’urgenza le richieste del Movimento Consumatori che nel febbraio del 2008 aveva citato in giudizio il colosso televisivo, contestando l’illegittimità delle penali richieste ai consumatori in caso di recesso dal contratto.
La legge Bersani, per favorire la concorrenza tra gli operatori telefonici e televisivi, ha, infatti, previsto il diritto di ogni consumatore di recedere dal contratto senza vincoli temporali e senza dover corrispondere spese o penali non giustificate dai costi effettivamente sostenuti dall’operatore per l’esercizio del recesso.
Sky invece ha violato queste norme, mantenendo nelle proprie condizioni generali di contratto clausole che prevedevano penali che il movimento – e ora anche il tribunale – giudicava eccessive e del tutto ingiustificate.
Cifre come 30 euro per la smart card; 30 per il decoder; 180 per il servizio di installazione, 180 per il servizio HD, 225 per il servizio Multivision, 225 per il servizio My Sky: sulla base di tali clausole, il consumatore che avesse sottoscritto il pacchetto base per il quale Sky ha sempre pubblicizzato come gratuiti decoder, smart card ed installazione doveva corrispondere € 270; mentre chi avesse scelto tutti i servizi Sky arrivava a pagare fino a 900 euro.
Il Tribunale di Roma ha inoltre condannato Sky ad informare tutti coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso del diritto ad ottenere in restituzione quanto corrisposto, ad eccezione degli unici costi legittimi per un ammontare massimo di 9,53 euro più IVA. Se Sky non provvederà a restituire volontariamente gli importi illegittimamente richiesti la il Movimento Consumatori organizzerà cause individuali o cumulative affinché siano rispettati i diritti riconosciuti dal Tribunale di Roma: per questo la sede di Varese invita tutti coloro che abbiano pagato a Sky le penali per il recesso a contattare l’associazione tramite mail, all’indirizzo azionicollettive@movimentoconsumatori.it.
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