All’Insubria un convegno su abuso ed elusione fiscale
Si svolgerà giovedì 16 luglio a Como, a partire dalle ore 14.30. L'incontro è organizzato dalla Facoltà di Economia (sede di Como), e dall'Associazione Nazionale Tributaristi Italiani (A.N.T.I.) - Sezione di Como
Si svolgerà giovedì 16 luglio a Como, a partire dalle ore 14.30, nell’aula magna del Chiostro di S. Abbondio, il convegno di studi "Verso una clausola generale antiabuso", organizzato dalla Facoltà di Economia (sede di Como), e dall’Associazione Nazionale Tributaristi Italiani (A.N.T.I.) – Sezione di Como.
Daranno avvio alla giornata di studio il professor Giorgio Conetti, rettore vicario dell’Università dell’Insubria; il professor Matteo Rocca, preside della Facoltà di Economia; il professor Gaetano Ragucci, presidente ANTI – sezione di Como; Alessandro Patelli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Como; Andrea Passatelli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Como.
Interverranno numerosi esperti in Diritto Tributario, fra cui i professori Gianfranco Gaffuri e Gaetano Ragucci dell’Università degli Studi di Milano, il professor Gianni Marongiu dell’Università degli Studi di Genova, il professor Angelo Contrino dell’Università di Modena e Reggio Emilia, i professori Maria Cristina Pierro e Francesco Albertini dell’Università dell’Insubria.
Saranno altresì presenti Daniela Meliota, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Como e Vito Giordano, comandante Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como.
‹‹L’obiettivo del convegno – spiega la professoressa Maria Cristina Pierro, organizzatrice della giornata di studio – è quello di fare il punto della situazione sulla possibilità di elaborare una disciplina generale tramite la quale poter individuare in modo preciso i casi di elusione delle norme fiscali. È necessario tentare di bloccare i comportamenti certamente illegittimi del contribuente, che però in questo momento risulta privo di tutele: non esiste infatti nessuna disciplina positiva capace di delimitare i poteri di contrasto dell’amministrazione in funzione dell’attuazione imparziale della legge d’imposta››.
La necessità di un intervento legislativo che disciplini la questione ha origine da una serie di sentenze della Corte di Cassazione, successive ad alcune pronunce della Corte di Giustizia Europea, che affermano l’esistenza, all’interno dell’ordinamento tributario italiano, di un principio generale che sanziona i comportamenti ritenuti abusivi in quanto finalizzati a ottenere un risparmio di imposta.
Secondo questa giurisprudenza ogni operazione che miri ad avere vantaggi fiscali è da considerarsi abusiva, se accompagnata da un aggiramento delle norme tributarie, non giustificato da valide ragioni economiche.
La clausola antiabuso di creazione giurisprudenziale rappresenta pertanto uno strumento utile per poter perseguire efficacemente obiettivi di contrasto all’elusione con benefici per l’intero sistema fiscale italiano, ma al contempo rende necessario un intervento legislativo a tutela del contribuente e che disciplini in maniera esaustiva la materia.
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