Fermata sospesa, scrive il sindaco Zucchetti
"Il trasporto pubblico locale è un servizio di pubblica utilità e, di conseguenza, è dovere delle autorità di governo, ai diversi livelli in cui esse operano, offrire un “sufficiente” livello di servizio"
Pubblichiamo il contenuto della lettera che il sindaco di Rho Roberto Zucchetti indirizzata all’Assessore Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, Daniele Borioli; all’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo; al Direttore Regionale Piemonte – Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia S.p.A., Claudio Teti, e, presso la Direzione Regionale Lombardia di Trenitalia S.p.A., a Fiorenzo Martini:
A seguito delle lettere da me inviate ho ricevuto diverse risposte, delle quali sentitamente ringrazio, risposte che mi hanno aiutato a comprendere le motivazioni che hanno supportato la decisione di spostare la fermata degli ex interregionali Torino Milano da Rho Centro a Rho Fiera.
In previsione di un incontro, vorrei fornire a tutte le parti coinvolte alcuni elementi che permettano di comprendere meglio il mio punto di vista.
Il trasporto pubblico locale è un servizio di pubblica utilità e, di conseguenza, è dovere delle autorità di governo, ai diversi livelli in cui esse operano, offrire un “sufficiente” livello di servizio, integrando con risorse prelevate dalla fiscalità generale le entrate derivanti dall’applicazione delle tariffe. Ciò è quanto avviene con i collegamenti in questione che sono oggetto di contribuzione mediante un contratto di servizio tra Trenitalia e la Regione Piemonte.
Vorrei fare osservare che è senza dubbio corretta la scelta della Regione Piemonte quale ente di governo competente a decidere su questo servizio ma che la stessa Regione Piemonte è chiamata a decidere non in ragione dell’interesse esclusivo dei suoi abitanti, ma di quello complessivo della collettività che di tale servizio usufruisce. Gravissimo sarebbe infatti affermare che esistono treni per i piemontesi e treni per i lombardi, soprattutto nel 2009, anno in cui ricorrono 150 anni dall’annessione della Lombardia al Piemonte.
Osserviamo dunque lo stato del servizio, precedente e attuale, nell’interesse di tutti i viaggiatori.
Lo spostamento della fermata è stato deciso per migliorare la puntualità, nella convinzione che i ritardi siano accumulati nella stazione di Rho Centro, stante l’inadeguata dimensione delle banchine. Se così fosse i treni dovrebbero arrivare a Rho in orario e partire in ritardo: tutti sanno invece, e dovrebbe saperlo anche Trenitalia, che i treni della linea Torino Milano arrivano molto spesso in ritardo nella stazione di Rho, che quindi non è la causa prima dei ritardi.
Credo che la vera causa sia da ricercarsi nella congestione e nel fatto che la linea sopporta oggi un traffico superiore alla sua capacità teorica: tuttavia, a breve, l’entrata in funzione dei nuovi binari dell’alta velocità toglierà dalla linea storica un buon numero di convogli a lunga percorrenza, i quali, viaggiando a velocità superiore al
traffico locale, causano gravi turbolenze nel traffico. Confidiamo quindi che sia questo fatto, e non lo spostamento della fermata, a rendere possibile a breve il miglioramento della puntualità dei treni.
A fronte quindi di un esito incerto e probabilmente ottenibile per altra via, lo spostamento causa gravi disagi ad una quota consistente di viaggiatori, i quali appartengono a due categorie:
1. I viaggiatori che dal Piemonte vanno a Rho e nei comuni limitrofi, ben serviti dalla rete di autobus che partono dalla stazione di Rho Centro, e quelli che compiono il percorso opposto. Essi devono oggi interscambiare a Rho Fiera allungando il percorso: prima devono andare fin quasi a Milano per poi ritornare indietro a Rho. Non solo: il sistema di coincidenze che trovano si gioca su 1 o 2 minuti: impossibile fare affidamento su un tempo di interscambio così breve, stante i ritardi e la necessità di cambiare banchina. Ciò significa che l’interscambio a Rho Fiera comporta la necessità di prendere un treno prima, con un aggravio di tempo di oltre mezz’ora.
2. I viaggiatori di Rho che hanno bisogno di andare a Milano Centrale: si tratta di pendolari che vanno lontano (Lecco, Brescia, Piacenza, … ), ma soprattutto di viaggiatori che compiono viaggi occasionali. Rho, 50.000 abitanti e centro di un bacino di oltre 150.000 abitanti, non ha più un collegamento con Milano Centrale. Questo ha come effetto che l’aumento dei viaggi in auto fino al centro di Milano per accompagnare in Centrale i viaggiatori che, generalmente, si muovono con bagagli e che non trovano un efficiente interscambio a Rho Fiera. Infatti, anche per loro, una attesa di almeno 15’ per non perdere la coincidenza fa di fatto raddoppiare il tempo di spostamento tra Rho Centro e Milano Centrale.
Mi sembra quindi oggettivo che la soluzione proposta, a fronte di un vantaggio incerto e probabilmente ottenibile per altra via, comporta gravi inconvenienti a molti viaggiatori, penalizzando il sistema di trasporto pubblico su ferro all’interno di un’area metropolitana molto congestionata. Confido quindi in un riesame della decisione a suo tempo presa, verificando quali accorgimenti tecnici ed economici possono rendere possibile l’effettuazione di entrambe le fermate, vera scelta “forte”, in grado di rafforzare il sistema di accessibilità su ferro da e per la zona Nord Ovest dell’area metropolitana milanese.
In attesa di poter entrare ancor più nei dettagli in occasione dell’incontro in via di definizione per i prossimi giorni, invio i più cordiali saluti.
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