Il “dragone cinese” non fa paura agli studenti Liuc

Al via la nuova edizione della Summer School. In partenza 29 ragazzi grazie anche agli incentivi di UBI Banca

In un contesto economico sempre più globalizzato, un occhio alla Cina e al suo straordinario sviluppo è quanto mai indispensabile: con questo presupposto la Liuc organizza da ormai cinque anni una Summer School in Cina, presso la Fudan University di Shangai.
I 29 studenti di tutte e tre le Facoltà (Economia, Giurisprudenza e Ingegneria Gestionale) in partenza in questi giorni sono accompagnati dal professor Alberto Cattaneo, docente della Facoltà di Giurisprudenza e dal professor Robert Hodges, docente della facoltà di Economia.
L’obiettivo, come nelle precedenti edizioni è quello di coniugare le lezioni con la conoscenza sul campo della locale realtà produttiva e delle possibilità di interazione con l’estero; per questo, gli studenti avranno modo di acquisire elementi di lingua e cultura cinese, della giurisprudenza e dell’attuale sistema politico, dell’import ed export, nonché della logistica, del marketing, del sistema bancario e di quello sanitario.
Le visite riguarderanno sia industrie che hanno una “casa madre” cinese, come la Bao Steel, il maggiore gruppo siderurgico cinese ed uno dei maggiori produttori mondiali di acciaio, sia straniere che hanno sedi in Cina, come la Shangai Volkswagen e la Moog, un’azienda internazionale specializzata nell’automazione industriale.
Attorno al tema del “creare business”, verranno poi proposte le testimonianze di imprese che hanno avviato un’attività in Cina, utili a comprendere le modalità di integrazione, le difficoltà ma anche i vantaggi di questa scelta.
Durante la Summer School, che durerà tre settimane, gli studenti avranno modo di visitare alcuni dei luoghi più caratteristici della città, come la vivace Najing Road, il Pujiang River Cruise , il Jade Temple e lo Yu Garden.
Due weekend saranno inoltre dedicati alla visita delle città di Xian e di Beijing.
I corsi saranno tenuti rigorosamente in lingua inglese da docenti locali ed è previsto un esame scritto a fine corso: inoltre, l’Università garantisce un riconoscimento in termini di crediti formativi.
La Summer School Cina rientra a pieno titolo nelle numerose attività organizzate dall’Università per connotare la didattica dal punto di vista internazionale: un impegno, quello della LIUC in questo settore, che risulta ulteriormente incentivato grazie all’accordo con UBI Banca, finalizzato a sostenere le attività di internazionalizzazione offerte agli studenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2009
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