“Infortuni in diminuzione ma possiamo fare di più”

130 persone hanno partecipato al convegno sulla sicurezza sul lavoro organizzato dall'Unione degli Industriali della provincia di Varese: “Il trend degli incidenti è in calo. La sfida è quella di far diminuire anche la gravità dei singoli episodi"

Il Programma “inFORMARSI”, il ciclo di corsi gratuiti di aggiornamento per il personale delle imprese associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha toccato il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Questa mattina nella sala conferenze della sede gallaratese dell’Unione Industriali erano presenti ben 130 partecipanti, rappresentanti di altrettante attività produttive del territorio. Posti esauriti, durante la fase di pre-iscrizione, già da una settimana. A testimonianza dell’interesse per l’argomento all’ordine del giorno: il Progetto Regionale riguardante la prevenzione, in ambito di sicurezza, nelle imprese metalmeccaniche.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di illustrare i contenuti e le modalità applicative di una check-list elaborata dall’Asl di Varese per verificare la sicurezza dei macchinari e degli apparecchi di sollevamento nelle imprese del settore metalmeccanico.

Piglio tecnico, analisi fin nei dettagli, molta sostanza: queste le caratteristiche degli interventi dei relatori. Tutti esperti dell’Azienda Sanitaria Locale varesina, capofila di un’iniziativa di prevenzione della Regione Lombardia, portata avanti per aumentare la sicurezza negli ambienti di lavoro.

Ai partecipanti sono state consegnate le schede che i responsabili dell’Asl usano per le verifiche durante i sopralluoghi delle aziende. “Un modo – ha spiegato il responsabile dell’Area Sicurezza dell’Unione Industriali, Gabriele Zeppa – per conoscere, nella sostanza, quali siano i parametri da rispettare per la sicurezza delle macchine e per impostare una sorta di processo di autodiagnosi preventiva della situazione nelle aziende”. Che, in generale, per quanto riguarda le imprese metalmeccaniche e dell’industria dei metalli in provincia di Varese, è, negli ultimi anni, in miglioramento.

“Il trend degli infortuni – ha spiegato Duccio Calderini, dell’Asl di Varese – è in dimuzione”. Ora, però, la sfida è quella di far diminuire maggiormente anche la gravità dei singoli incidenti. Secondo i dati Inail, infatti, pur essendo la frequenza degli infortuni nel Varesotto più bassa della media nazionale, non si attenua l’incidenza, sul totale, di quelli che comportano, come conseguenza, una convalescenza di diverse settimane. E la prevenzione non può che partire dalla conoscenza di quelli che sono  i nervi scoperti delle aziende. Stando ai numeri, più bassa di quanto ci si possa aspettare, è la percentuale degli incidenti che avvengono operando sulle macchine produttive, che è pari al 10%. “Più alta invece – ha avvertito Calderini – è la quota di quelli che avvengono durante l’utilizzo di utensili manuali, come cacciaviti, trapani o martelli”. La fetta, in questo caso, è del 22%. Ma, più che nella fase produttiva in senso stretto, è nel magazzino, nella movimentazione delle merci, che accadono più frequentemente gli incidenti. Con una percentuale, sul totale dei sinistri, del 35%.

Le disposizioni di legge da rispettare nella costruzione delle macchine. Dalle presse, alle fresatrici: macchina per macchina le caratteristiche di sicurezza che bisogna rispettare. L’analisi dei documenti e della prassi utilizzata dalle Asl per svolgere i controlli nelle aziende. Questi alcuni degli argomenti trattati dagli altri relatori dell’Asl di Varese: Michele Longo, Claudio Troiano, Crescenzo Tiso. Temi d’interesse non solo per le imprese metalmeccaniche, ma per tutte quelle attività che, pur operando in altri comparti, utilizzano macchinari tipici dell’industria meccanica, come presse, torni, frese e trapani, solo per fare qualche esempio. 

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Pubblicato il 14 Luglio 2009
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