Prima operazione dei chirurghi della Mangiagalli al Del Ponte
Nei giorni scorsi è stata messa in pratica la nuova convenzione che vede collaborare l'ospedale cittadino con la clinica Mangiagalli, evitando ai pazienti di essere trasferiti
Un caso delicato, importante. Una collaborazione Milano-Varese entrata nella fase operativa. Chirurghi ed anestesisti di realtà ospedaliere diverse uniti per aiutare un neonato.
Sono questi i contorni della prima esperienza di collaborazione tra l’ospedale varesino Del Ponte e la chirurgia neonatale della clinica Mangiagalli di Milano.
La collaborazione era stata annunciata nell’aprile scorso, all’indomani della notizia della partenza del dottor Manzoni, uno degli urologi pediatri di punta dell’azienda varesina, chiamato a dirigere il reparto milanese. La notizia, appresa in modo preoccupato, fu seguita dalla nascita di una collaborazione stretta Milano-Varese proprio sul fronte chirurgico pediatrico e neonatale.
Da quell’annuncio si è arrivati ai giorni scorsi quando il professor Massimo Agosti, primario della neonatologia, ha chiamato il collega della Mangiagalli dottor Torricelli e il suo aiuto dottor Leva per un caso delicato che le professionalità di Varese non erano in grado di gestire da sole: « Per la prima volta abbiamo evitato un trasferimento portando al Del Ponte le competenze necessarie – ha commentato soddisfatto il primario – un risultato importante per i nostri pazienti che potranno trovare nel loro ospedale tutte le risposte necessarie. Si trattava di un obiettivo importante e sono contento che il direttore Bergamaschi abbia condiviso questa mia richiesta».
La convenzione, che prevede una collaborazione tra le due realtà ospedaliere, è stata definita nei giorni scorsi in un documento che Varese ha inviato al direttore della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano Giuseppe Di Benedetto per la firma.
Intanto, il primo paziente dell’equipe chirurgica milanese-varesina sta bene e ringrazia quell’accordo che gli ha permesso di evitare un trasferimento doloroso e sicuramente disagevole.
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