Botte, insulti e minacce alla ex, arrestato

Per l'uomo l'accusa di stalking e maltrattamenti in famiglia. Finisce l'incubo per una donna di Bollate




Ancora un arresto per maltrattamenti in famiglia e “stalking” da parte dei militari della Tenenza di Bollate. In manette è finito E.M., 43enne di origine siciliana, da tempo residente a Bollate, operaio, già con qualche pregiudizio di Polizia sempre legato al suo carattere violento. Il soggetto, destinatario di una misura cautelare emessa dal Gip di Milano sulla base dei dettagliati rapporti inoltrati nei mesi scorsi dai militari bollatesi, proprio temendo l’arresto si era reso irreperibile, ma è stato rintracciato nella serata di ieri all’interno di un bar della periferia di Bollate.

Uno scenario purtroppo già visto troppe volte: un aguzzino che trasforma progressivamente in un inferno la vita della propria convivente e che continua a perseguitarla anche quando lei, oramai esasperata, decide di lasciarlo. La vittima è una impiegata 44enne di Bollate, costretta a subire violenze, minacce ed ingiurie fin dal maggio del 2007.
L’uomo, spesso ubriaco, costringeva la donna a subire ogni genere di umiliazione: minacce, ingiurie, schiaffi, pugni, violenze sessuali, spesso la afferrava per i capelli fino a strapparglieli, le stringeva il collo quasi a soffocarla, le sbatteva la testa contro il muro. Significative le frasi di scherno che le rivolgeva: “Sei una puttana, ti ammazzo …tanto con i tempi della giustizia italiana faccio in tempo ad ammazzare te ed altre 20 persone”. Un incubo che per lungo tempo la donna ha tenuto nascosto, terrorizzata dal compagno e quindi incapace di denunciarlo.
E quando era finalmente riuscita a lasciare l’uomo, iniziavano le persecuzioni, lo stalking: pedinamenti, appostamenti sotto casa, sms minatori, telefonate in ore notturne, condotte che avevano costretto la donna a cambiare casa ed abitudini. Ma come sempre succede, le chiamate dei vicini squarciano il muro del silenzio; gli interventi dei Carabinieri iniziano a delineare le violenza; i militari conquistano progressivamente la fiducia della donna, fino a portarla e denunciare, tra le lacrime, il supplizio degli ultimi anni.
 

Ieri sera sono scattate le manette e l’uomo si trova già  nel carcere di San Vittore a Milano. «Un’operazione che conferma la grande attenzione riposta dai militari della Tenenza di Bollate sulla problematica dei maltrattamenti in famiglia e dello stalking – fanno sapere i militari –  I 20 tra arresti e denunce effettuati dall’inizio del 2009 hanno una finalità repressiva ma anche e soprattutto preventiva: evitare che le violenze possano degenerare in irreparabili tragedie. Si dimostra ancora una volta decisivo il contributo dei vicini di casa così come la grande efficacia del nuovo strumento normativo rappresentato dall’art.612 bis del codice penale».




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Pubblicato il 21 Agosto 2009
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