Domenica d’agosto, meriggiare pallido e assorto

I parenti tutti li avete visti a Ferragosto e per un po’ siete a posto. Le sagre sono belle finché durano poco, perché va bene il salamino alla griglia la prima volta, passi polenta e zola alla seconda, ma dopo la terza, in coda sotto il sol leone per una pasta e fagioli, non ne potete veramente più. E poi la bolgia, la gente, i bambini: passato Ferragosto, tutto diventa insopportabile. O forse siamo noi che, avvicinandosi la fine delle ferie, abbiamo davvero bisogno di po’ di tempo per noi. Silenzio e riposo sono dunque le parole d’ordine del nostro itinerario. Che ci porta in giro per la provincia alla ricerca di luoghi tranquilli tutti da riscoprire.

 

Se l’idea di quattro passi in montagna sulle alture del Varesotto non vi dispiace,sappiate che a casa a mani vuote non tornerete: vi occorreranno cestino, bastone e tanta pazienza, ma il bottino è assicurato. E, dopo tanta fatica, all’ora di cena un bel risotto ai porcini nessuno ve lo negherà.

 

Rilassarsi, leggere un libro e… se il tempo permette, prendere il sole: dove? Ecco qualche idea per chi vuole trascorrere il post Ferragosto in costume da bagno.

 

L’intellettuale, per capirci quello che odia la tintarella, che le ferie le passa in giardino e al tè caldo delle cinque non ci rinuncia neanche a 40°, ci potrebbe rivelare consigli inaspettati. Il suo segreto è il museo che, se aperto d’agosto, rivela scenari solitari degni di un noir scozzese. A Varese il museo di Masnago potrebbe dunque rivelare delle sorprese: la prima è l’apertura per tutto il mese di agosto. Anche domenica 16!

 

E c’è chi, al pari del frequentatore dei musei agostani, davanti ad una sala da cinema semideserta non si scoraggia, anzi si crogiola. Consultate la nostra pagina di cinema per scoprire quella che meglio si addice al vostro spirito solitario.