La Svizzera vende la sua partecipazione in Ubs

Sono 332 milioni le azioni della Confederazione che saranno collocate sul mercato, per un valore di 6 miliardi di franchi

Il Consiglio federale ha deciso di ritirare completamente e da subito l’impegno della Confederazione nei confronti di UBS. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha incaricato un consorzio bancario di collocare i 332,2 milioni di azioni UBS risultanti dalla conversione del prestito obbligatoriamente convertibile in azioni. Contestualmente i rimanenti pagamenti delle cedole del prestito obbligatoriamente convertibile in azioni sono rivenduti a UBS dietro un compenso in contanti. Con queste transazioni la Confederazione si disimpegna completamente dal suo investimento iniziale in UBS ritraendo un adeguato utile.
 
Con l’aumento di capitale di UBS effettuato il 25 giugno e la risoluzione extragiudiziaria del procedimento civile contro UBS SA negli USA comunicata il 19 agosto 2009 sono stati compiuti ulteriori passi verso un rafforzamento duraturo della fiducia nei confronti di UBS. Il Consiglio federale ha pertanto deciso il completo e immediato ritiro della Confederazione dal suo impegno nei confronti della banca. Il DFF ha incaricato un consorzio bancario di collocare rapidamente (Accelerated Bookbuildings) le azioni UBS con garanzia di un prezzo minimo.

In questo contesto, i 332,2 milioni di azioni degli investitori istituzionali risultanti dalla conversione immediata del prestito obbligatoriamente convertibile sono messi in vendita. Il collocamento si concluderà verosimilmente il 20 agosto 2009. In pari tempo, i pagamenti delle cedole del prestito obbligatoriamente convertibile in azioni sono rivenduti a UBS dietro un compenso in contanti di circa 1,8 miliardi di franchi. In tal modo, la Confederazione si ritira completamente dall’impegno iniziale in UBS assicurandosi in aggiunta un adeguato utile.

Al termine della transazione il DFF renderà note per scritto le cifre riguardanti il collocamento delle azioni.
 
Il 16 ottobre 2008 il Consiglio federale, la Banca nazionale svizzera e la Commissione federale delle banche (oggi FINMA) avevano deciso di adottare un pacchetto di misure per consolidare il sistema finanziario svizzero e aumentare la fiducia nel mercato finanziario nazionale. La Confederazione ha pertanto rafforzato la base di capitale proprio di UBS sottoscrivendo un prestito obbligatoriamente convertibile in azioni di 6 miliardi di franchi. Grazie a questo pacchetto di misure adottato nell’autunno 2008, ai provvedimenti presi dalla banca per il riposizionamento e agli sviluppi positivi registrati in questi ultimi tempi, la situazione di UBS si è complessivamente stabilizzata.

Il Consiglio federale ritiene che l’avvenuto rafforzamento della dotazione di capitale di UBS e la risoluzione extragiudiziaria del procedimento civile contro la banca negli USA costituiscano un importante contributo per consolidare durevolmente la fiducia nell’istituto. In questo modo è possibile far avanzare il necessario processo di risanamento e ristrutturazione di UBS. Il Governo reputa quindi che l’obbiettivo principale dell’impegno della Confederazione sia stato raggiunto.

Con il ritiro completo dal suo impegno nei confronti di UBS, la Confederazione perde i diritti ai colloqui di investitore e alla sorveglianza della gestione dei rischi di UBS. Le retribuzioni continueranno a essere stabilite dalla FINMA nel quadro della regolamentazione della piazza finanziaria.
Anche dopo l’alienazione dell’impegno nei confronti di UBS il Consiglio federale è tenuto a garantire la stabilità del sistema finanziario

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Agosto 2009
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