Madonna: «Non suonerò più a Milano»
La regina del pop torna, a distanza di un mese, sulla polemica dei decibel. Un attacco duro e dettagliatp all'immagine culturale della città
Dopo Bruce Springsteen anche Madonna dice addio alla metropoli di Milano, annunciando di non voler tornare mai più a San Siro. Le ire delle regina del pop sono state scatenate dai limiti sui decibel che hanno messo in discussione, fino all’ultimo, il concerto del 14 luglio.
Le parole, rilasciate al mensile tedesco Musik, sono dure: "Una star internazionale come me non può subire limiti burocratici, questo è un affronto (…) non so se tornerò (…) Milano è l’unica città ad avere imposto questi limiti, devo pensare che i milanesi siano diventati allergici ai grandi eventi artistici (…) penso a Milano, città in cui si sono svolti grandi eventi come il concerto di Bob Marley, e noto come negli anni le cose siano cambiate in peggio (…) limitare i decibel di un concerto è come deturpare un’opera d’arte e impedire che una professionalità si realizzi ai massimi livelli».
Insomma, un attacco ben poco velato, per due decibel di differenza: lo standard dei concerti internazionali è di 80 decibel, ma il regolamento si ferma a 78, provocando non pochi problemi tecnici. Cambiare l’intensità del volume, su impianti di questo tipo, non è infatti una passeggiata. Fino all’ultimo le deroghe vengono trattenute, come è accaduto tra le polemiche anche a Madonna. La regina del pop, comunque, nel suo ultimo tour si era fermata a quota settantacinque, gli U2 a settantotto, ma avrebbe preferito suonare più "tranquilla", e non ai margini di un limite che avrebbe potuto apportare conseguenze legali per gli organizzatori.
Gli amministratori di Milano non sembrano indignati per le accuse della cantante, anzi prendono atto e ne discutono. Giovanni Terzi, assessore alle Attività produttive e sostituto del sindaco per agosto, non osa dissentire: "Madonna ha perfettamente ragione, San Siro è un posto straordinario ed è assurdo che a creare tanti problemi siano dieci o venti persone che rompono, per dieci ore di musica l’anno".
Serafica la vicepresidente del comitato “San Siro vivibile” Silvana Gabusi: «Non è colpa nostra se Madonna non vuole tornare a Milano, se la prenda con il Governo e il Comune che decidono decibel e deroghe, noi chiediamo interventi di insonorizzazione anche sul terzo anello, non di abbassare i decibel»
Madonna segue, nelle polemiche, Bruce Springteen, che si è lamentato per aver dovuto chiudere in anticipo il concerto. Intanto cresce il successo di location alternative, come Udine, dove non si presentano problemi del genere. Riuscirà Milano a non passare l’estate 2010 in un assordante silenzio?
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