Ubs svela agli usa i nomi di 4.500 clienti
L'accordo tra la Svizzera e gli Usa è entrato in vigore. La firma dovrebbe risolvere il conflitto tra gli ordinamenti giuridici dei due stati

Una procedura mirata
Sulla base della vigente Convenzione contro la doppia imposizione tra la Svizzera e gli Stati Uniti (CDI), l’autorità fiscale americana IRS (Internal Revenue Service) presenterà all’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) una nuova domanda di assistenza amministrativa. Essa si baserà su criteri specifici che permettono, nell’ambito del caso UBS e nei limiti previsti dalla legislazione e dalla giurisprudenza svizzere, di identificare casi di frode fiscale o violazioni analoghe. Circa 4450 conti soddisfano questi criteri fissati in dettaglio nell’allegato dell’accordo. Per volere degli USA, al fine di garantire un’attuazione efficace del programma di comunicazione volontaria dell’IRS (voluntary disclosure program), l’allegato sarà pubblicato soltanto 90 giorni dopo l’entrata in vigore dell’accordo.
Infrazioni fiscali gravi oggetto di assistenza amministrativa
In base alla vigente CDI, la nozione di frode fiscale o violazioni analoghe non include unicamente i classici comportamenti fraudolenti che prevedono l’utilizzo di documenti falsificati oppure un castello di menzogne al fine di ingannare le autorità fiscali. Possono infatti essere oggetto di assistenza amministrativa anche le infrazioni fiscali gravi, in particolare la sottrazione continuata di importanti somme d’imposta. Secondo il diritto vigente e la prassi più recente del Tribunale amministrativo federale, inoltre, in rapporto agli USA è possibile trasmettere informazioni relative a conti bancari nell’ambito dell’assistenza amministrativa, anche se al momento della domanda l’IRS non è ancora a conoscenza dei nomi dei titolari dei conti.
Trattamento accelerato grazie a un’unità operativa speciale
L’AFC tratterà in modo accelerato la nuova domanda di assistenza amministrativa con il supporto di un’unità operativa speciale composta di circa 30 specialisti di una società di revisione e circa 40 giuristi ed esperti in materia fiscale interni all’Amministrazione. A questi ultimi spetta l’esecuzione dei compiti fondamentali che rientrano nell’ambito della sovranità nazionale, in particolare l’emissione delle decisioni finali.
Secondo l’accordo l’AFC deve emanare la decisione finale sulla trasmissione delle informazioni richieste entro 90 giorni dalla ricezione della domanda per i primi 500 casi ed entro 360 giorni per i casi rimanenti. Da parte sua, UBS deve mettere a disposizione le informazioni relative ai conti contemplate dalla domanda di assistenza amministrativa e predisporle per il trattamento da parte dell’AFC. Si tratta di un obbligo assunto in un accordo distinto stipulato con l’IRS. Rimane garantita la tutela giurisdizionale delle persone interessate, che possono infatti impugnare le decisioni finali dell’AFC davanti al Tribunale amministrativo federale.
Consultazioni regolari
Per instaurare un clima di fiducia reciproca, l’accordo prevede un sistema di verifica comune, in base al quale ogni tre mesi le parti si incontrano al fine di individuare tempestivamente l’insorgere di problemi e risolverli. Entrambe le parti possono inoltre richiedere in qualsiasi momento ulteriori consultazioni in merito all’attuazione, all’interpretazione, o all’applicazione dell’accordo. Se una parte contraente non può adempiere o non può adempiere in tempo a un obbligo, l’altra parte può anche richiedere una consultazione immediata al fine di adottare misure idonee a garantire l’adempimento dell’accordo. Se dopo 370 giorni i risultati conseguiti dovessero differire significativamente dagli obiettivi prefissati, entrambe le parti possono adottare misure adeguate per rimediare allo squilibrio tra i diritti e i doveri derivanti dall’Accordo. Il Governo statunitense potrebbe ad esempio prorogare il termine per il ritiro definitivo dell’azione civile
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