Rave Party, denunciati in 125
Dovranno come detto rispondere di danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, furto e disturbo del riposo delle persone
Dalle ore 2 di domenica scorsa, 20 settembre, circa 700 persone, preventivamente allertate con il solito tam tam via internet, avevano occupato l’ex stabilimento della “Icoma Industriale”, dando il via alla “festa” protrattasi fino alle ore 22 successive.
Da subito, i militari avevano iniziato a monitorare a distanza il sito, con l’obiettivo di identificare il maggior numero di partecipanti.
Appostati con telecamere e macchine fotografiche perfino sui tetti degli stabili attigui, gli investigatori sono riusciti ad individuare ben 125 persone, molte delle quali controllate durante i posti di blocco attivati a distanza sulle arterie di deflusso.
Tutti giovani di 20-25 anni, equamente distribuiti tra ragazzi e ragazze, provenienti in gran parte da Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, ma con saltuarie presenze anche da Veneto e perfino Puglia, Campania e Sicilia.
Tra loro – studenti, operai, impiegati e disoccupati – anche qualche nostalgico 40enne.
Per eludere i controlli, molti avevano raggiunto il rave utilizzando le auto di genitori e nonni, ma proprio i posti di blocco hanno constentito di identificare gli occupanti dei mezzi.
All’interno dell’ex stabilimento un vero e proprio saccheggio: oltre alla rottura dei cancelli d’ingresso, sono stati frantumati i vetri ed in taluni casi picconate le mura, mentre numerosi suppellettili sono stati prelevati e portati via.
Per questo motivo, i 125 soggetti dovranno come detto rispondere di danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, furto e disturbo del riposo delle persone.
Le indagini proseguono anche per individuare gli spacciatori attivi durante il rave.
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