“A San Patrignano per prendere lezioni di vita”
Prima di giocare a Montegranaro la Pallacanestro Varese passerà un pomeriggio nella Comunità riminese grazie al gemellaggio voluto dallo sponsor. Roberto Cimberio spiega: «Un arricchimento per tutti»
Sarà un prepartita particolare, ma anche intenso, quello della Cimberio che domenica 1 novembre giocherà sul parquet di Porto San Giorgio contro la Sigma Montegranaro. La squadra di Pillastrini, durante il viaggio di andata verso la cittadina marchigiana, farà tappa in un luogo simbolo della lotta alla droga in Italia. Galanda e compagni infatti si fermeranno a Coriano, in provincia di Rimini, dove cioè sorge la Comunità di San Patrignano, fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978; giocatori e dirigenti pranzeranno nel refettorio e, verso le 16, sosterranno un allenamento nel palasport interno, aperto naturalmente a tutti coloro che vorranno seguirlo.
Un modo per stare vicini a un’organizzazione già in qualche modo gemellata con la società biancorossa: il collegamento arriva dallo sponsor Cimberio che da questa stagione non è solo il primo marchio della Pallacanestro Varese ma anche quello che compare sulle casacche delle squadre di "Sanpa".
«Questa collaborazione ci ha permesso di far combaciare, per la prima volta, due linee guida che la nostra famiglia e la nostra società hanno sempre seguito – spiega Roberto Cimberio, figlio del patron Renzo – Sto parlando delle attività sociali da una parte e di quelle legate alla sponsorizzazione nel mondo del basket dall’altra». L’uomo chiave, in questo caso, è stato proprio un ex cestista: «È vero – prosegue Cimberio – si tratta di Fabrizio Miserocchi che molti appassionati del basket minore magari si ricordano. Era il nostro playmaker ai tempi della promozione di Novara dalla B1, un uomo importante sul parquet che dopo il ritiro è diventato un alto dirigente di San Patrignano. Grazie a lui c’è stato il contatto con la Comunità: da quest’anno il nostro marchio campeggia sulle squadre che giocano laggiù». Cimberio parla al plurale, perché sono diverse le compagini che impegnate all’interno della grande struttura: «La formazione "ufficiale" è quella che disputa la Serie D (nella foto) ed è formata da giocatori locali che però non sono ospiti di San Patrignano. Fanno piuttosto gli ambasciatori del nome della comunità a suon di canestri. Il marchio Cimberio però va anche sulle maglie di quei team formatisi all’interno e animati dagli stessi ragazzi: il basket, e lo sport in generale, sono attività che gli educatori inseriscono con profitto nel percorso di recupero».
Roberto Cimberio, a malincuore, non sarà a fianco della squadra. «Motivi di lavoro, non posso lasciare la sede, ma ci sarà mio padre Renzo che così potrù stare vicino ai giocatori anche a Montegranaro. E fatemi dire che mi fa molto piacere il fatto che i ragazzi di Pillastrini vadano a pranzare e ad allenarsi a San Patrignano. Anzitutto perché è un segno tangibile della nostra vicinanza a questa esperienza, che va oltre al contributo che diamo per divise e trasferte, e poi perché passare del tempo nella comunità dà molto anche in termini di "spiritualità". Ci sono stato anche io, vi assicuro che arricchisce molto i visitatori. E regala anche una lezione di autoironia non indifferente, visto che il loro negozio interno si chiama "SP.accio" e ha come slogan "Abbiamo offerte stupefacenti". Quando passi qualche ora lì dentro, impari sempre qualcosa. E magari la Cimberio troverà la forza in più per battere Montegranaro: sarebbe il finale più bello».
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