Grande attesa per il concerto di Gino Paoli. Ancora pochi biglietti disponibili

Quasi tutto esaurito il concerto d'apertura della stagione 2009/2010 del teatro Condominio Vittorio Gassman. L'appuntamento è per sabato 17 ottobre, alle 21

gino paoli in concerto a gallarateGallarate si prepara a condividere i cinquant’anni di carriera di Gino Paoli, nome di apertura della stagione 2009/2010 del teatro Condominio Vittorio Gassman a cura della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus, in scena sabato 17 ottobre alle 21.00. Ed è ormai corsa agli ultimi biglietti disponibili.
Con il tour 2009 “Storie”, il cantautore sarà accompagnato sul palco da Vittorio Riva alla batteria, Marco Caudai al basso, Carlo Fimiani alle chitarre, Dari Picone al piano e tastiere e i GnuQuartet (quartetto formato da Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino, Raffaele Rebaudengo alla viola e Stefano Cabrera al violoncello) e proporrà un concerto con nuovi brani, ma anche i successi di sempre.
Il disco “Storie” (Sony Music), che dà il nome al tour, è, come nella migliore tradizione paoliana, un album allegorico, fiabesco e narrativo – da qui il titolo – che racconta, come in dodici cortometraggi, piccole e grandi storie della vita quotidiana, senza enfasi.
La presenza di un grande personaggio della musica italiana d’autore in apertura della stagione del teatro Condominio Vittorio Gassman conferma le scelte che sono alla base della programmazione della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus: spettacoli di grande richiamo e impatti emotivo, ma soprattutto di alto valore culturale a livello nazionale e non solo.
Gino Paoli, nato a Monfalcone, ma trasferitosi a Genova da bambino, dopo aver fatt il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore debuttò come cantante da balera per poi formare una band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi, finché la Ricordi decise di estendere la propria attività alla musica leggera e lo scritturò. Nel 1960 nacque “La gatta”. Per Ornella Vanoni il cantautore scrisse “Senza fine”; Mina incise “Il cielo in una stanza”.
Seguirono “Sassi”, “Me in tutto il mondo” (’61), “Anche se” (’62), “Sapore di sale”, “Che cosa c’è” (’63), “Vivere ancora” (’64), tutti brani divenuti dei classici e tradotti in molte lingue.
Gino Paoli assieme a suoi "quattro amici" ha dato vita, a Genova, alla canzone d’autore, forma di espressione musicale rivoluzionaria che mira a esprimere sentimenti e fatti di vita reale con un linguaggio non convenzionale: la canzone, insomma, cessa di essere puro intrattenimento e diventa forma d’arte a tutti gli effetti.
Intanto Paoli scopre e lancia altri artisti: Lucio Dalla, clarinettista jazz, del quale produce il primo disco, Fabrizio De André “costretto” con la forza a cantare con lui al Circolo della Stampa di Genova. Capita anche che gli interpreti più disparati si “impadroniscano” del canzoniere paoliano: mostri sacri degli anni 50 come Claudio Villa, Carla Boni, Jula De Palma, Joe Sentieri, cantanti lirici come Anna Moffo, attrici come Lea Massari e Catherine Spaak, protagonisti degli anni ‘60 quali Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gianni Morandi. Più avanti la musica di Gino Paoli coinvolgera’ altri famosi cantanti tra i quali Patty Pravo e Franco Battiato. Importante, negli anni ’80, la collaborazione con Zucchero.
Il gran ritorno di Paoli avviene con due album coraggiosi: il primo, pubblicato a metà degli anni ’70, ha un titolo emblematico, “I semafori rossi non sono Dio”, ed è stato realizzato su musiche del catalano Jean Manoel Serrat. Il secondo esce nel ‘77, tre anni dopo, e si intitola “Il mio mestiere”. Entrambi parlano di libertà, democrazia, emarginazione, diversità.
Questa maturazione continua a segnare tutti i suoi dischi dei vent’anni successivi. Segue la trionfale tournée del 1985 con Ornella Vanoni. Nel 1992 esce “Senza contorno, solo… per un’ora”, un live di brani del suo repertorio riadattati in chiave jazz, con gli inediti “Senza contorno” e “La bella e la bestia”, cantata da Gino con la figlia Amanda Sandrelli e tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film disneyano. Col cinema, del resto, Paoli aveva già avuto a che fare quando, per "Prima della rivoluzione" di Bertolucci, aveva composto “Vivere ancora” e “Ricordati”, per poi scrivere “Una lunga storia d’amore” (1984) e “Da lontano” (1986), rispettivamente per i film " Una donna allo specchio" e " La sposa americana", entrambi con Stefania Sandrelli.
In quegli anni pubblica dischi i cui contenuti attingono dalla sua vasta esperienza umana: “La luna e mister Hyde” e “Averti addosso” (1984), “Cosa farò da grande” (1986), “L’ufficio delle cose perdute” (1988), e poi ancora “Ciao salutime un po’ Zena”, dedicato alla canzone ligure, “Ha tutte le carte in regola”, omaggio allo scomparso cantautore livornese Piero Ciampi, “Matto come un gatto” (1991), con il successo anche del singolo “Quattro amici al bar” (con intervento di Vasco Rossi).
Nella primavera del ’93, “King Kong” e, due anni dopo, “Amori dispari” in cui torna ad affermare il primato dei sentimenti in un mondo che li nega.
In “Appropriazione indebita” (1996) il cantautore "si impadronisce" di una manciata di classici della canzone internazionale e traduce in una sorta di autoritratto, le pagine di Lennon, Cat Stevens, Aznavour, Steve Wonder, James Taylor e altri.
“Pomodori” (1998) e “Per una storia” (2000) nuove pagine di un uomo che non rinuncia a coltivare sotto i capelli bianchi l’innocenza, lo stupore e la fantasia d’un eterno bambino.
Nel 2002 esce un nuovo album di inediti “Se”, il cui singolo “Un altro amore” viene presentato al 52° Festival di Sanremo, dove ottiene una grande successo di pubblico e di critica, confermandolo autentico protagonista della scena musicale italiana, sempre capace di rinnovarsi, pur mantenendo le forme ed i contenuti cantautorali che da sempre lo contraddistinguono.
Il grande evento “Pavarotti and Friends”, sempre nel 2002, lo vede sul palcoscenico insieme a personaggi del calibro di James Brown, Sting, Lou Reed, Grace Jones, Zucchero, Bocelli, a suggellare l’impegno sociale di cui è sempre stato portavoce.
L’anno si chiude con un bilancio di oltre settanta concerti effettuati con l’Orchestra ritmo-sinfonica Dimi di Roma tra i maggiori teatri italiani e gli spazi all’aperto più suggestivi.
Nel 2004, sempre a Sanremo, gli viene conferito il “Premio alla Carriera”. Nello stesso anno si esibisce in alcuni dei più importanti festival jazz italiani con “Un incontro di jazz” insieme agli amici Enrico Rava, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso, Flavio Boltro e Roberto Gatto, avvicinandosi a questo raffinato genere musicale, da sempre una delle sue passioni più grandi.
Nel 2007 pubblica anche il disco “Milestones. Un incontro in jazz” di cui è il cantante, e porta avanti il progetto a trecentosessantagradi con numerosi concerti live, tra cui il Teatro Coliseo di Buenos Aires nel dicembre dello stesso anno, in cui ha ricevuto una vera e propria ovazione da parte delle 2500 persone presenti e un’accoglienza entusiastica da parte della stampa argentina.
I biglietti per il grande concerto di Gino Paoli a Gallarate sono in vendita al teatro del Popolo in via Palestro 5 il lunedì dalle 17.00 alle 19.00, da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00; al teatro Condominio Vittorio Gassman di via Sironi il sabato dalle 17.00 alle 19.00. Prenotazioni telefoniche da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 17.00 al numero 0331.784140. Lo spettacolo è fuori abbonamento e il costo dei biglietti è compreso tra i 40 e i 60 euro (40 euro galleria, 55 poltrona, 60 poltronissima), con riduzioni per giovani, anziani e convenzioni.
Informazioni per il pubblico: www.fondazioneculturalegallarate.it – E-Mail: fondazione@comune.gallarate.it, telefono 0331 784140.

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Pubblicato il 08 Ottobre 2009
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