I Distretto 51 tornano al teatro di Varese per i volontari dell’ospedale
Il mega concerto, con i Maybesix e i Back in choir, aprirà venerdì 23 ottobre la prima giornata nazionale dell'Avo, associazione di volontari quasi trentennale e ben radicata nel territorio
L’hanno già fatto, ed è stato un grandissimo successo: così i “Distretto 51” ci riprovano al teatro di Varese con una serata tutta dedicata ai volontari. Più precisamente ai volontari dell’Avo, l’associazione che dal 1975 si occupa di assistenza ospedaliera volontaria e che a Varese rappresenta una solidissima realtà, con oltre 160 volontari che prestano oltre 15mila ore di servizio all’anno. Il megaconcerto, che si svolgerà nella serata di venerdì 23 e vedrà protagonisti anche i Maybesix e i Back in Choir, aprirà il weekend di celebrazioni della prima giornata nazionale di Avo, fissata per il 24 ottobre, in occasione dei primi 34 anni di attività.
«L’Avo Varese rappresenta una risorsa significativa per la città e, come molte altre associazioni, attive sul territorio, testimonia la presenza di molte persona capaci di offrire il proprio tempo ai singoli e quindi alla collettività – spiega l’assessore provinciale Christian Campiotti – La prima giornata dei volontari ospedalieri è quindi un momento di riflessione per tutti, ma ciò che più conta, può diventare l’occasione per conoscere un’esperienza di volontariato che garantisce una formazione utile e spendibile in altri ambiti».
Una riflessione che non mancherà, infatti, tra le celebrazioni: sabato 24 all’auditorium dell’ex teatro Rivoli, in piazza dei Bersaglieri si terrà, a partire dalle 9 e 30, un convegno che affonterà “Il volontariato nella sanità varesina: tradizione e prospettive” e che, moderato dal direttore della Prealpina Giancarlo Angeleri, vedrà la partecipazione di Paolo Bonfanti (che curerà la relazione introduttiva), del direttore generale dell’ospedale di Varese Walter Bergamaschi, dell’assessore provinciale alle politiche sociali Christian Campiotti, del presidente del Cordinamento Volontariato Varesino Dino Golzi, del direttore generale dell’ospedale di Gallarate Armando Gozzini, del presidente di Avis nazionale e già presidente Cesvov Vincenzo Saturni e del presidente del centro nazionale per il volontariato Giuseppe Zamberletti.
«FederAvo, con la giornata nazionale, vuole sottolineare alcuni elementi essenziali su cui riflettere – spiega Giusi Zarbà, presidente Avo Lombardia – come il fatto che la nostra associazione è una delle presenze più significative nelle strutture sanitarie e il fatto che i volontari debbano sentirsi orgogliosi di fare parte di una simile organizzazione».
Una giornata utile anche a richiamare nuovi volontari, come spiegano quelli già impegnati da tempo sul territorio: «L’Avo Varese che, nata 28 anni fa, ora conta 160 volontari – sottolinea Luisella Sutti, presidente di Avo Varese – E, seppur orgogliosi dell’attività svolta dal nostro gruppo, ci sentiamo però in dovere di sollecitare nuove adesioni per potere far fronte alle richieste, che continuano a crescere». Per questo, nel corso della giornata nazionale, Avo ha previsto alcuni punti informativi, «Dove non si venderà nulla e non si raccoglieranno soldi» tengono a precisare: essi saranno operativi non solo negli ospedali di Varese, in quello di Cittiglio e al Molina, ma anche in alcune piazze dove Avo non è ancora presente e dove servirebbe moltissimo: come quelle di Busto Arsizio, Saronno, Tradate, Gallarate, Somma Lombardo, Luino e Angera.
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