Ferrovie Nord: salta la fermata di Rescaldina
La fermata, sulla linea Milano-Busto, che doveva servire la Valle Olona resta in stand-by. L'uscita di scena dell'impresa madre che stava eseguendo i lavori del tunnel e della stazione unica ha aumentato i costi per l'ultimazione dell'opera
«Il tracollo finanziario dell’impresa appaltatrice De Lieto, che aveva in carico i lavori per la costruzione del tunnel ferroviario di Castellanza e della nuova stazione, è costato 6 milioni di euro alla Regione Lombardia: l’equivalente dei soldi risparmiati col ribasso d’asta e che sarebbero dovuti servire a implementare i servizi annessi e connessi alla stazione Busto-Castellanza», parole del sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio a margine del collegio di sorveglianza del tunnel e della nuova stazione di interscambio Fs-Fnm. Va detto che, in realtà, non si tratta di ulteriori soldi oltre quelli stanziati inizialmente (50 milioni di euro). Quei soldi erano stati accantonati dal ribasso ottenuto proprio dalla De Lieto e che sarebbero comunque serviti a migliorare la struttura. Intanto il contratto con l’impresa è stato rescisso e la questione, con l’impresa napoletana, si sposta sul terreno giudiziario. Prima conseguenza è stata la soppressione della fermata di Rescaldina, sacrificata in nome dell’apertura della linea interrata alla data del 31 gennaio. I dati sono stati comunicati questa mattina nel corso del collegio di vigilanza che si riunisce regolarmente e che vede coinvolti tutti gli attori protagonisti dell’opera ferroviaria a partire dal sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio, il sindaco di Busto Gianluigi Farioli, l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo e il presidente di Ferrovienord Carlo Malugani.
Al tavolo, oltre alle spine, si è parlato anche del cronoprogramma, quello nuovo scaturito dalla crisi De Lieto che ha portato al blocco del cantiere: confermata la data di apertura della linea al 31 gennaio, apertura della stazione in modalità provvisoria sempre al 31 gennaio e suo completamento entro giugno 2011, sistemazione della viabilità entro l’agosto del 2010, attivazione da febbraio di una rete di trasporti tale da poter permettere ai cittadini dei due centri di poter usufruire comodamente del treno. Proprio per questo al tavolo di questa mattina ha partecipato anche il professor Riva dell’università Liuc, uno dei poli aggregatori di maggior interesse per la ferrovia. «Abbiamo verificato che i lavori stiano procedendo al ritmo giusto per poter rispettare i nuovi impegni presi – ha detto a margine dell’incontro un sorridente Raffaele Cattaneo – abbiamo superato in maniera brillante la fase più difficile con la crisi della De Lieto ora dobbiamo arrivare all’inaugurazione nel miglior modo possibile. Il prossimo 11 dicembre ci ritroveremo nuovamente qui per un nuovo collegio e per verificare nuovamente che tutto vada per il verso giusto». Soddisfazione è stata espressa anche da Carlo Malugani, presidente di ferrovienord, il quale ha sottolineato come «tutte le imprese sub-appaltatrici stiano lavorando in sicurezza e con un’ottima organizzazione».
Ora viene la parte più difficile per tutti: arrivare al 1° febbraio con un sistema di trasporti, parcheggi e viabilità efficienti e consoni all’apertura della stazione: «Stamattina abbiamo parlato anche e soprattutto di questo – hanno detto i due sindaci Farisoglio e Farioli – per questo riuniremo le due giunte e interloquiremo con la Provincia per fare in modo di gettare le basi per un trasporto integrato ferro-gomma che migliori la qualità della vita in tutta l’area».
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