Presentate le linee guida per lo sviluppo dell’alta pianura lombarda
L'assessore regionale Ferrazzi ha indicato le direttive di sviluppo rurale di una parte di territorio pari al 15% dell'intera regione e dove abita il 35% della popolazione
L’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, intervenendo oggi a Varese al convegno
"L’agricoltura dell’Alta pianura lombarda e la multifunzionalità", ha presentato le "Linee Guida" per lo sviluppo del comparto rurale di questa fascia di territorio lombardo. Un’area che interessa 415 Comuni e una parte di territorio pari al 15% della Lombardia, dove abita il 35% della popolazione e che è compresa tra le province di Varese e Bergamo, passando per quelle di Como, Lecco, Monza Brianza e Milano.
«All’inizio del 2009 – ha ricordato l’assessore Ferrazzi – Regione Lombardia aveva preso l’impegno, oggi concretizzato, di proporre uno strumento operativo mai così concreto e completo. L’agricoltura nel territorio dell’Alta pianura lombarda soffre di aspetti strutturali che rendono la pratica di questa attività difficile, cui si affiancano però potenzialità non del tutto sfruttate, come dimostrano casi di
successo nell’ambito della filiera bosco-legno, delle agro energie, nel maggiore sfruttamento sia del mercato locale che di quello della vicina metropoli milanese per prodotti agricoli di nicchia, nell’agriturismo».
Le "Linee Guida" sono il frutto del lavoro congiunto di tre direzioni generali della Giunta regionale (Agricoltura, Qualità dell’ambiente e Territorio), insieme alle sedi territoriali, l’Unione Province Lombarde, i Comuni (con l’Anci), le Camere di Commercio, i Parchi e le Organizzazioni professionali agricole dei territori interessati.
«Regione Lombardia – ha detto Ferrazzi – intende sostenere le aree del pianalto promuovendo l’associazionismo, salvaguardando i territori rurali, coinvolgendo le aziende nella tutela del
territori, migliorando la gestione del patrimonio boschivo nonché degli allevamenti zootecnici e ovicaprini e valorizzando i settori orto florovivaistico e delle produzioni tipiche come l’apicoltura».
«Dopo l’approvazione delle ‘Linee Guida’ in Giunta regionale – ha aggiunto Ferrazzi -, grazie anche alla revisione di norme legislative regionali che attualmente riservano particolarifinanziamenti solo alle zone montane, attueremo diversi interventi e programmi per valorizzare l’Alta pianura e le sue
attività agricole».
La nuova normativa consentirà anche al pianalto di accedere ad alcune misure di finanziamento regionali oggi riservate alle aree svantaggiate di montagna.
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