A lezione di internazionalità in Whirlpool
La “gita in Whirlpool” era la loro “company visit” dell'anno: un'occasione per vedere da vicino una azienda multinazionale, con i suoi numeri e la sua organizzazione
Arrivano da tutto il mondo, si esprimono solo in inglese, e da dovunque provengano – Asti o New York, Calabria o Turchia – hanno ambizioni internazionali e immaginano il loro futuro diviso nelle varie sedi delle aziende multinazionali cui aspirano: sono ottantacinque studenti speciali quelli che hanno fatto visita per un giorno alla sede di Comerio e Cassinetta di Whirlpool Europe.
I ragazzi – quasi tutti al primo anno di laurea specialistica – provenivano dalle aule della Bocconi, dove frequentano uno dei più prestigiosi ed esclusivi bienni di laurea specialistica d’italia: quello in International management, un corso sviluppato completamente in lingua inglese cui si accede dopo selezi
one di merito. «Questo biennio è la punta di diamante della Bocconi – ha spiegato la coordinatrice Gabriella Lojacono – ha una sola classe formata da studenti selezionatissimi, e sta per entrare nel ranking di Financial Times».
La “gita in Whirlpool” era la loro “company visit” dell’anno: un’occasione per vedere da vicino una azienda multinazionale, con i suoi numeri e la sua organizzazione. Ma anche un’occasione per scoprire come emergono i talenti in una azienda così grande, grazie anche a veri e propri manager dedicati allo scopo, i talent manager appunto, di cui hanno ascoltato una rappresentante interna alla società, Francesca Bevilaqua.
Oppure, per vedere
da vicino dove si concepisce il design dei loro elettrodomestici di tutto il mondo, come la visita al Global Consumer design, la cittadella del design industriale di Whirlpool.
Con un intermezzo molto speciale: un pranzo al sacco (che avrebbe dovuto svogersi nella suggestiva cornice della palude Brabbia, ma che è stato spostato nei locali di Comerio a causa della pessima giornata meteorologica) che, agli 85 giovani internazionali, ha regalato un tocco varesino. Il sacchetto giallo con il pic nic era stato preparato infatti dal consorzio Varese da Gustare e comprendeva panini al salame prealpino, brutti e buoni, miele di acacia varesina e persino un succo di frutta alle pesche di Monate.
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