Bus per i militari, IdV: “Non era meglio condividere la spesa con Solbiate?”
Il referente cittadino "dipietrista" Parasaliti apprezza la controproposta di Rifondazione di collegare via regolare pullman anche il carcere di via per Cassano
Dopo aver appreso dalla stampa che l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio ha provveduto a finanziare con 50.000,00 euro una sperimentazione di servizio bus gratuito riservato esclusivamente al personale militare e suoi familiari che collegherà la città bustese con la caserma Ugo Mara di Solbiate Olona Italia dei Valori comunica tramite il suo referente cittadino Carlo parasaliti quanto segue:
"Pur apprezzando il fatto che sia giusto avere una realtà vicina come quella della base NATO non isolata dal contesto sociale cittadino, e che sia giusto favorirne l’integrazione, non nascondiamo che avremmo apprezzato di più apprendere (in ambito meramente finanziario) che per la realizzazione del progetto, della durata di sei mesi, si fosse almeno pretesa una compartecipazione con il Comune di Solbiate Olona, visto che si va a rendere un servizio a una parte rilevante della comunità solbiatese, affinché possa usufruire meglio e di più di maggiori nodi di scambio in termini di collegamenti con le principali località lombarde.
Tutto il costo se lo assorbe la sola pubblica cassa dei cittadini del Comune di Busto Arsizio?
Se così fosse esprimiamo malcontento e civile disapprovazione.
Esprimiamo invece sintonia con quanto dichiarato già pubblicamente da un esponente dell’opposizione nel richiedere un servizio di bus cittadino, magari non gratuito ma a pagamento, che prolunghi una volta per tutte la linea bus dal quartiere di Sant’Anna alla locale Casa Circondariale di Busto Arsizio e che si possa così finalmente venire incontro alle esigenze di tutte quelle persone che si devono recare presso il penitenziario (personale dipendente, avvocati, esperti, volontari e visitatori), il tutto senza un ingente esborso economico.
Se si è fatto così tanto per una realtà extracittadina ipotizziamo che non ci debbano essere situazioni ostative nell’accoglimento positivo di una questione tutta cittadina come quella del solo prolungamento di una linea urbana per raggiungere l’Istituto di pena di Busto Arsizio".
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