La notte degli sfollati, tra ruspe e fotoelettriche
Quasi nessuno è rientrato nelle proprie abitazioni ieri sera in via San Pietro. Vigili del fuoco e Protezione Civile hanno lavorato tutta la notte per spostare le macerie della palazzina crollata per una fuga di gas
La notte di Borsano è trascorsa con le ruspe impegnate a liberare la zona del crollo, dove ieri hanno perso la vita Stefania Zhu e Andrea Rosignoli, mentre nel resto delle case di via San Pietro il silenzio regnava sovrano. Nessuno è rimasto nelle proprie abitazioni, le sei famiglie che abitavano al numero 9 hanno trovato rifugio quasi tutte da parenti mentre per una si sono aperte le porte del Pime di Busto Arsizio. Trentacinque in tutto gli evacuati, compresi anche quelli che, abitando nelle vicinanze, hanno scelto di dormire altrove. La verifica sulla stabilità degli edifici attorno al numero 9 è iniziata ieri pomeriggio ma solo oggi si saprà quanti potranno rientrare in casa.
I Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile hanno lavorato sul luogo del disastro grazie a due torri faro, messe a disposizione dalla Prociv di Busto Arsizio, hanno illuminato la zona interessata a giorno e il via vai di camion ed escavatori è continuato incessante fino all’alba. In serata solo i soccorritori e i volontari hanno mangiato all’interno del bar dell’oratorio mentre gli sfollati hanno preferito mangiare dai parenti che li hanno ospitati per la notte. La struttura della ex-bocciofila è stata, invece, utilizzata come dormitorio
Solo dopo le 9 di questa mattina sono tornati sul luogo del disastro. Per prima è arrivata la famiglia Zhu, i genitori e il fratello di Stefania, una delle due vittime del crollo della palazzina insieme ad Andrea Rosignoli. Ad accompagnarli due psicologi della Prociv. I Vigili del Fuoco hanno accompagnato, invece, gli sfollati nelle proprie case per recuperare vestiti e quanto necessario per passare ancora una giornata fuori casa. Solo questa mattina, in molti, si sono resi conto del disastro che è accaduto la mattina prima e gli psicologi messi a disposizione faranno da punto di riferimento per gli sfgollati in attesa che Borsano ritorni alla normalità.
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