Le ronde arrivano con il postino

Con una lettera inviata a numerosi gazzatesi il Comune annuncia che sono aperte “le adesioni per l’individuazione di cittadini che desiderano aderire al progetti degli osservatori volontari”

Le ronde bussano alla porta. Succede a Gazzada Schianno, piccolo comune di circa 4500 anime alle porte di Varese. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge sulle “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” che autorizza il coinvolgimento di associazioni tra cittadini “per la segnalazione agli organi competenti di eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana o situazioni di disagio sociale”, il sindaco leghista Cristina Bertuletti in Scotton ha colto la palla al balzo. Non è la sola ad aver dato vita all’iniziativa: in molti Comuni guidati dalla Lega Nord sono stati aperti bandi. La novità sta nella comunicazione porta a porta. Con una lettera recapitata a numerosi gazzatesi il Comune annuncia che sono aperte “le adesioni per l’individuazione di cittadini che desiderano aderire al progetti degli osservatori volontari”. Nella lettera sono spiegati i compiti che avranno i rondisti: mera osservazione e segnalazione a Polizia Locale e forze di Polizia le suddette situazioni di pericolo o disagio. C’è tempo fino al 31 dicembre per aderire al progetto: bisogna compilare un modulo ritirabile in Comune o scaricabile dal sito internet. I dati richiesti sono i soliti: nome, cognome, luogo e data di nascita (età non inferiore a 18 anni, la padanità non è esplicitamente richiesta), residenza. Per diventare osservatori volontari è anche necessario godere di buona salute fisica e mentale, non essere daltonici, non assumere stupefacenti, avere “capacità di espressione visiva, di udito e di olfatto ed assenza di elementi psicopatologici, anche pregressi”, attestate da certificazione medica delle autorità sanitarie; non bisogna essere stati denunciati o condannati anche con sentenza non definitiva, per delitti non colposi, né aver preso parte ad episodi di violenza su persone o case in occasione o a causa di manifestazioni sportive; non aver aderito o aderire a movimenti, associazioni o gruppi organizzati con scopi come l’incitamento all’odio o alla violenza razziale, etnica, nazionale o religiosa. Le ultime lettere sono state spedite giovedì 10 dicembre: sono stati contattati tutti i circa 2 mila capofamiglia del Comune (possono partecipare uomini e donne). Le adesioni al momento sono due: «Il problema sicurezza è molto sentito in paese – spiega il primo cittadino di Gazzada Schianno -. Se è vero che i furti sono diminuiti, è anche vero che i tentativi sono in aumento: le segnalazioni sono continue».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Dicembre 2009
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