Masnago fa risorgere Roma: la Cimberio crolla nell’ultimo quarto

I timori della vigilia si materializzano di colpo nell’ultimo quarto di Cimberio-Lottomatica: la squadra romana, assente ingiustificata del campionato fino a questo momento, butta sul parquet di Masnago tutto il proprio potenziale e travolge i biancorossi che fino a quel punto aveva fatto il proprio dovere. Sul più bello però, Varese si scioglie e crolla per la quarta volta tra le mura amiche dove dovrebbe costruire l’obiettivo salvezza. Il finale – 67-84 – è eccessivo, visto che la partita vera si è chiusa a 3’ dalla fine, ma nel complesso è meritato il successo ospite con la Lottomatica che ha condotto per quasi tutto il match. Varese ha pagato caro qualche azzardo della panchina (la zona in avvio, il quintetto di inizio ultimo periodo), l’apporto minimissimo delle riserve (bocciati Martinoni, Gergati, Tusek e il claudicante Reynolds) ma pure qualche tiro fallito nei momenti chiave da Galanda. Thomas, Childress (foto di S. Raso) e a lunghi tratti Morandais sono stati la benzina super per i padroni di casa, ma nel finale anche quella è finita e Varese si è dovuta arrendere. Certo, lo ribadiamo, questa Roma è del tutto differente da quella abulica del pre-Boniciolli e per questo la consolazione arriva dal fatto che la Cimberio può giocarla e vincerla con chiunque. Il fatto però che spesso in casa non ci riesca, rende la consolazione molto magra, anche sotto le feste di Natale.

 

COLPO D’OCCHIO – L’assurda scelta del mezzogiorno, genuflessione alla tv a pagamento, rende una partita dall’alto potenziale di pubblico un match per affezionati ultracoraggiosi, tanto più sotto Natale. La cosa più bella del prepartita è il silenzio (foto) in memoria di Paolone Barlera, morto a 27 anni per una leucemia bastarda. Per lui anche uno striscione in curva nord.

 

PALLA A DUE – C’è tanta Italia nei reparti lunghi messi in campo da Pillastrini e Boniciolli: quintetti in campo all’inizio, con Crosariol e Gigli a fronteggiare Cotani e Galanda. Jabeer e Childress sono i registi di qualità mentre Datome va in panchina solo per onor di firma.

 

LA PARTITA – Quattro triple di Roma in altrettanti possessi (e in 2’36”…) battezzano la zona di Pillastrini per un 2-12 più freddo della temperatura esterna. I primi segnali di vita biancorossi arrivano da un piazzato di Galanda, da un gioco da 4 punti di Childress e da un triplone in corsa di Morandais che rimette le cose a posto (11-14). Il tiro da 3 funziona: con quello il francese e Thomas agguantano la prima parità a quota 16. Il divario del 10’ sta tutto nell’imprecisione di Gergati e Martinoni in lunetta: 1/4 e Roma avanti 19-20 nonostante altro capolavoro da 5 metri di Morandais, già a quota 9.

Tocca ad Angelo Gigli aprire il secondo quarto con 5 punti che riportano Roma avanti (19-25) quando Reynolds fatica e viene pure punito da un antisportivo esagerato dopo una palla persa. Childress accorcia dall’arco ma non ha fatto i conti con Minard (22-31). Varese fatica ma si aggrappa alla difesa e ai suoi Usa che la riportano in scia con un parzale di 8-3. Un paio di fischi rivedibili favoriscono “l’elastico” nel punteggio con cui Roma fino a che Galanda e Childress mandano in tilt Gigli e Jabeer (36-38). La parità arriva con due liberi di Morandais ma Thomas dimentica Minard nell’angolo e a fil di sirena Winston infila il 40-44.

 

Dopo un canestro di Jabeer si sveglia Thomas: semigancio e tripla in successione per il 46-46 ma Galanda fallisce due volte il sorpasso, vanificando il gran lavoro di Cotani. Gigli rende al capitano biancorosso quello che aveva subito nel primo tempo e imbuca un canestro pesante replicato dal solito Thomas che aggiunge un libero: Varese in vantaggio (50-49). Boniciolli ordina la zona, Pillastrini risponde mettendo Tusek per Cotani ma Jobey colpisce di nuovo da lontano grazie all’altruismo di Morandais (54-49, massimo divario pro Varese). Gigli rompe il digiuno giallorosso con una schiacciata seguita dai liberi di Winston e da un piazzato di Jabeer: 6-0 Roma e nuovo vantaggio ospite, confermato sulla sirena da Minard dopo un passaggio regalatogli da Gergati (55-57).

 

IL FINALE – Pillastrini rischia grosso a inizio ultimo periodo, tenendo fuori Childress, Reynolds, Galanda e Morandais in contemporanea: Roma ne approfitta per il 55-61, quando rientra il francese. Jabeer (foto) piazza un velenoso canestro per il +9 dopo due fischi (“accompagnata” a Tusek e anticipo giudicato falloso di Martinoni) che fanno imbufalire anche Pillastrini. Varese però balbetta anche in attacco, con le triple di Morandais e Galanda respinte dal ferro che fanno precipitare i biancorossi. Tocca di nuovo a Childress prendere in mano la squadra, anche se i primi punti (2+1) arrivano da Galanda; Randy però lo segue con un tiro pesante che riaccende Masnago con 4’35” da giocare (61-68). Morandais però si è raffreddato, Galanda pure e Vitali con cinque punti pugnala la Cimberio. Finisce qui, perché Varese negli ultimi 3’ smette di credere nell’impresa mentre Jabeer propone slalom vincenti nella smarrita difesa di casa. La sirena è un sollievo, il tabellone una condanna: 67-84. Roma è tornata, la Cimberio non se n’è mai andata ma non può certo stare tranquilla.