Respinta la mozione di censura all’Assessore all’Industria

Il documento era stato presentato da Carlo Spreafico (PD) e firmato da tutti i gruppi di opposizione

Respinta con 20 voti a favore e 43 contrari la mozione di censura all’Assessore regionale all’Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa (AN – PdL).
Il documento, presentato da Carlo Spreafico (PD) e firmato da tutti i gruppi di opposizione, lamentava criticità nella gestione delle politiche regionali a sostegno dell’industria lombarda nella grave crisi economica ed esprimeva “la più ferma censura nei confronti dell’Assessore”.
Secondo i promotori del documento, l’iniziativa regionale è stata caratterizzata dall’assenza di politiche attive, finalizzate al rilancio di settori di produzione che rischiano di scomparire. “Continuando così – ha dichiarato Spreafico – usciremo più deboli dalla crisi, con più debiti e più disoccupati”.
In particolare il documento punta il dito sulla gestione degli ammortizzatori sociali, “non sempre tempestiva”, “l’assenza di politiche anticicliche per il sostegno e il rilancio dell’economia”, la scarsità di efficacia delle misure per le imprese, l’artigianato e il commercio, il sistema dei bandi e di garanzia al credito.
Alle accuse l’Assessore La Russa ha risposto difendendo il suo operato e fornendo i dati relativi agli interventi messi in campo nell’ambito del cosiddetto “pacchetto anticrisi”. L’Assessore ha illustrato l’ampio spettro delle misure, varate già nell’ottobre 2008, che si sono sviluppate in tre direttrici: sostegno al credito, sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica, internazionalizzazione delle imprese.
Nel dibattito generale, che ha impegnato i lavori dell’Assemblea dalla tarda mattinata, sono intervenuti i rappresentanti dei gruppi consiliari.
Per il capogruppo di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer, “la relazione dell’Assessore è molto deludente in quanto rinuncia a discutere in modo concreto della drammatica situazione delle politica industriale in Lombardia”.
Delusione espressa anche da Arturo Squassina (SD) che ha rimarcato come molti fondi regionali siano rimasti inutilizzati e ha sottolineato la mancanza di un coinvolgimento del Governo sul fronte delle delocalizzazioni e delle multinazionali operanti in Lombardia.
Marcello Saponaro (Verdi e Democratici) ha rilevato che ci sono centinaia di milioni non spesi su bandi regionali per la ricerca, l’innovazione e la competitività. “Compito dell’Assessore sarebbe quello di individuare le ragioni della difficoltà di spesa, correggerle e rendere disponibili le risorse per l’economia lombarda”.
Silvia Ferretto (9130-Udc) ha, invece, dichiarato la sua contrarietà alla censura all’Assessore la Russa “per fedeltà ai miei elettori che mi hanno dato il loro consenso all’interno di una coalizione”.
Per Stefano Tosi (Pd) “l’istituzione deve essere in sintonia con il tessuto economico della regione. Mi aspettavo almeno una visione programmatica dell’Assessorato sugli interventi anticrisi per i primi mesi del 2010, invece niente”.
Per Sinistra UAL è intervenuto Osvaldo Squassina, il quale si è augurato che la mozione possa essere uno strumento utile al dibattito sulle politiche industriali.
“Da una crisi si esce con il coraggio di darsi una prospettiva – ha sottolineato Maria Grazia Fabrizio (Centro-Sinistra per la Lombardia) -. La Regione deve creare le condizioni per lo sviluppo della competitività. L’ Assessore non può dirci che non può fare niente”.
Per Riccardo Sarfatti (Pd) “la straordinaria realtà produttiva del lavoro e delle imprese della regione meriterebbe nel ruolo di Assessore una personalità rappresentativa di quel mondo, capace e competente.”
Per dichiarazione di voto sono intervenuti, tra gli altri, Alessandro Cè il quale, annunciando il voto a favore della censura ha concordato con le posizioni e le argomentazioni contenute nel documento, “anche se il vero destinatario delle censura è il Presidente Formigoni”.
Il capogruppo della Lega Nord, Stefano Galli, pur assicurando il voto contrario alla censura ha invitato l’assessore La Russa a valutare alcune proposte per migliorare l’efficacia del suo operato. “La direzione è quella giusta, occorre farla conoscere meglio”.
Di “accuse pretestuose e facilmente confutabili” ha parlato il capogruppo di AN – PdL, Roberto Alboni, che ha garantito l’appoggio del suo gruppo all’esponente della Giunta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2009
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