Somma e Samarate al voto: a sinistra le scelte sono opposte
I sommesi sono uniti con Gimmy Pasin, mentre a Samarate la coalizione si è sfaldata e il sindaco uscente Vittorio Solanti deve difendersi anche da assessori che fanno opposizione
Somma Lombardo e Samarate sono i due grossi Comuni del Sud della provincia di Varese che vanno al voto il prossimo marzo 2010. Due città che si confrontano con una tornata elettorale complessa, soprattutto se si guarda in casa della sinistra. I motivi sono però ben diversi.
A Somma, dopo dieci anni di amministrazione Brovelli, nel 2004 il pallino è passato al centrodestra con Guido Colombo: i partiti politici della coalizione di centro sinistra (Pd e Federazione della sinistra) non si sono sfaldati e, seppur con qualche discontinuità e altrettante fasi calanti, sono riusciti a rimettersi insieme e presentarsi uniti con Gimmy Pasin come candidato sindaco e il duo Claudio Brovelli-Virginia Brasca a fare da scudieri all’architetto nato in Svizzera e cresciuto in riva al Ticino. Con le difficoltà oggettive a destra e le divergenze di opinione tra Lega Nord e Pdl, rivedere un sindaco di centrosinistra a Somma non è un’ipotesi campata per aria.
A Samarate invece, dopo cinque anni di amministrazione, la coalizione di centrosinistra guidata da Vittorio Solanti si sfalda. La parte più estrema, quella che le scorse elezioni si presentò come “Sinistra per Samarate” e che esprime un assessore di peso come quello ai Lavori Pubblici (Michele Carlucci), ha deciso di abbandonare il sindaco uscente e rompere il fronte a sinistra, attaccando numerose scelte, alcune delle quali prese anche dallo stesso assessore sopra citato: le critiche ci sono sempre state, le prese di posizione forti anche, ma vedere un assessore che fa l’opposizione dall’interno non è cosa molto usuale. Solanti è uscito allo scoperto, ricandidandosi alla guida della città per il prossimo quinquennio: con lui ci sarebbe la parte ex Ds del Partito Democratico e un seguito (ampio) che il primo cittadino porta con sé da anni. La scelta di mettersi di traverso, andando incontro ad una sconfitta praticamente scontata visto che a destra si va verso una candidatura unica e forte come quella di Leonardo Tarantino (sempre che la fazione ciellina del Pdl non decida colpi di mano improvvisi), è quanto meno avventata. A sinistra si vocifera di un tentativo di unire gli scontenti in un’unica lista avversa a Solanti che unirebbe molti ex Margherita, gli stessi di “Sinistra per Samarate”, Italia dei Valori: il nome che gira e che la stessa IdV ha sommessamente promosso è quello dell’apprezzato vicesindaco Paolo Bossi, anche se uno scontro Solanti-Bossi ad oggi è impensabile. Di nomi candidabili a sinistra ce ne sono pochi, tant’è che lo stesso Solanti venne eletto come indipendente di Rifondazione Comunista, parte integrante del gruppo “Sinistra per Samarate”: sembra una tattica suicida che difficilmente porterà risultati.
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