Giovane Italia boicotta la Fiat anche a Varese
Il presidio si terrà giovedì 28 gennaio di fronte alla concessionaria Fiat Marelli&Pozzi a Varese
Dopo l’annunciata chiusura dello stabilimento FIAT di Termini Imerese, e l’improvviso ed inspiegabile ricorso alla cassa integrazione di due settimane per tutti i lavoratori del gruppo Fiat, Giovane Italia – movimento giovanile del Popolo della Libertà – lancia anche a Varese la provocatoria campagna “Boicottaggio popolare” per boicottare i prodotti del gruppo. Il presidio si terrà giovedì 28 gennaio di fronte alla concessionaria Fiat Marelli&Pozzi di viale Borri 132 a Varese.
«L’azienda guidata da Marchionne da anni persegue politiche anti nazionali, delocalizzando la produzione in paesi dove la manodopera costa meno”, dichiara Stefano Clerici, Presidente Provinciale della Giovane Italia e Consigliere Comunale PdL a Varese. “Dopo aver percepito dallo Stato una massa abnorme di miliardi in termini di contributi a fondo perduto e di finanziamenti a tasso agevolato, dopo aver ricevuto commesse pubbliche, incentivi fiscali ed ecoincentivi, oggi minaccia di fermare la produzione a Termini Imerese, provocando il licenziamento di migliaia di lavoratori».
«Oltre agli impiegati della fabbrica, sarà danneggiato l’indotto, con la conseguente perdita di posti di lavoro nelle numerose piccole imprese che lavorano per la FIAT – continua Clerici – Se passa il principio che questa azienda, ampiamente foraggiata dallo Stato, possa chiudere stabilimenti così grandi senza alcun dialogo con i lavoratori ed il Governo, dopo Termini Imerese toccherà ad altre città italiane, anche nel Nord Italia».
«Tutto questo è inaccettabile – conclude Clerici – Perciò Giovane Italia lancia oggi questa campagna affinché tutto il popolo Italiano si ribelli a queste politiche anti nazionali della FIAT, boicottando attivamente l’azienda non acquistando più automobili, camion, trattori e mezzi industriali di produzione. Il “boicottaggio popolare” deve essere allargato anche ai prodotti riconducibili al gruppo FIAT nel campo dell’editoria, delle banche e della finanza, dismettendo eventuali titoli azionari o partecipazioni a fondi che possano identificarsi con la FIAT, ritirando i risparmi e chiudendo i rapporti con gli istituti bancari che hanno FIAT fra gli azionisti».
Iniziative analoghe si svolgeranno in oltre 30 città italiane tra cui Termini Imerese, Palermo, Milano.
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