Il Consiglio approva il Piano Territoriale Regionale
Il documento serve alla programmazione delle politiche per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio
Il Consiglio Regionale ha approvato nella seduta di oggi il Piano Territoriale Regionale, documento fondamentale di programmazione delle politiche per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio.
"Dopo più di trent’anni – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni – la Lombardia può contare su un Piano Territoriale Regionale che consente di guardare con maggiore responsabilità alla programmazione territoriale. Una guida importante per lo sviluppo della nostra regione e per l’attività urbanistica di tutti i soggetti istituzionali lombardi".
"Quello avvenuto in Consiglio regionale – ha aggiunto Boni – è a tutti gli effetti un passaggio storico, atteso e fortemente voluto, per il quale ringrazio sentitamente il presidente, i colleghi consiglieri e la stessa Direzione regionale al Territorio e Urbanistica".
Tra le linee guida principali previste dal Ptr figurano: il recupero delle vecchie aree industriali abbandonate o sottoutilizzate, la tutela e la valorizzazione del sistema delle aree verdi e di interesse naturalistico della Lombardia; la difesa dei laghi lombardi dal rischio cementificazione e dal degrado delle sponde, la sicurezza dei fiumi (esondazioni) e delle zone montane (dissesti idrogeologici), l’inserimento "coerente" delle nuove grandi infrastrutture per la mobilità con l’ambiente, le esigenze delle comunità locali e le caratteristiche del paesaggio; il collegamento dei percorsi ciclabili con gli itinerari internazionali, anche in relazione alla valorizzazione dei Navigli, grande patrimonio dell’identità lombarda.
"L’impegno – ha osservato Boni – è rendere ogni intervento sul territorio attento e coerente con le caratteristiche del paesaggio, evitando il consumo di nuovo territorio: i paesaggi lombardi devono essere al centro della responsabilità di pianificazione degli enti locali, nel segno di una nuova collaborazione tra Regione e comuni, in vista di Expo 2015, occasione di rilancio anche per la qualità degli spazi urbani".
IL PAESAGGIO AL CENTRO DELLE POLITICHE PER IL TERRITORIO – "All’interno di questo strumento – ha sottolineato Boni – un ruolo di tutto rilievo è affidato al piano paesaggistico lombardo: la Lombardia è la prima Regione italiana che riesce a realizzare quanto previsto dal codice Urbani, ponendo il paesaggio al centro delle politiche per il territorio lombardo, con l’obiettivo di salvaguardare il sistema delle acque sul territorio regionale. Particolare attenzione è stata infatti posta alle sponde dei sei laghi insubrici e prealpini, al Fiume Po, alla rete idrografica, al sistema della montagna e alla rete verde ed ecologica regionale".
"I Comuni e le Province – ha spiegato Boni – avranno un quadro di riferimento per orientare il loro sviluppo in modo da limitare il consumo di nuovo territorio, conservare le aree libere e di interesse naturalistico ed ecologico, favorendo il riutilizzo di aree dismesse o degradate. Le nuove grandi infrastrutture che collegano la Lombardia al resto dell’Europa (da Malpensa alla Bre.Be.Mi, alla Pedemontana) troveranno una collocazione armonica rispetto alle previsioni di sviluppo locale, alla tutela dell’ambiente e alle aspettative dei cittadini lombardi".
Soddisfazione è stata espressa da Boni, infine, "per il fatto che il Piano Territoriale Regionale e in particolare il piano paesaggistico abbiano ricevuto consensi e apprezzamenti sia dalle istituzioni sia dal mondo associativo. Da oggi parte quindi un nuovo metodo di confronto finalizzato a tutelare, grazie al contributo di tutti, il patrimonio territoriale lombardo".
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