Pillastrini: “Decisive le troppe palle perse”

Il coach è dispiaciuto per i 24 palloni "regalati" agli avversari. «Ma sono anche meravigliato per i tanti falli fischiati a nostro carico». Martinoni: «Troppi errori, Cremona ci ha punito». Cotani: «Non bravi nella gestione del vantaggio»

Ventiquattro, è questo il numero maledetto che coach Pillastrini si trova a commentare una volta giunto in sala stampa al palasport di Cremona. Ventiquattro sono le palle perse dalla Cimberio sconfitta dalla Vanoli, troppe per pensare di farla franca: «Questo è stato sicuramente un fattore decisivo – sostiene il tecnico varesino – e tra queste pesano tantissimo quelle sette dell’ultima frazione, quattro delle quali su possessi molto importanti. Mi spiace molto, perché io credo che la squadra abbia sempre mantenuto il controllo sulla partita, sia quanto è stata molto brava nella fuga iniziale, sia quando Cremona ha rimontato. Vero, non abbiamo segnato a lungo, però abbiamo comunque costruito il nostro gioco. Così anche nella seconda metà di partita anche se alla fine hanno vinto loro». Il coach ha un sassolino nella scarpa, ma lo toglie con la consueta signorilità: «Diciamo che mi meraviglia il fatto che a Varese siano stati fischiati 28 falli contro i 20 di Cremona che ha messo in campo una difesa molto fisica. Evidentemente anche sempre corretta. Noi però abbiamo pagato le penalità dei lunghi e ci siamo ritrovati a finire la partita con Morandais nel ruolo di ala forte, mentre Martinoni ha giocato solo un quarto d’ora, Galanda è arrivato stremato e Antonelli dopo un buon inizio si è un po’ perso, ma aveva tre falli subito».
Inutile negare che Childress sia stato un tallone d’Achille: «Ha giocato male, in effetti, anche se Randy ha sofferto un po’ di appannamento fisico per tutta la settimana. Avrebbe avuto bisogno di qualche avvicendamento, ma Reynolds e Mc Grath si conoscono ancora poco, anche se ho dovuto schierarli insieme per qualche momento».
Chi non ha giocato male, ma è stato penalizzato dal carico dei falli, è Niccolò Martinoni.
«Sotto canestro abbiamo dovuto fare gli straordinari ma non è bastato. Inoltre il rammarico arriva da troppi tiri sbagliati, mentre i nostri avversari sono stati bravi a realizzare nel momento più importante. Forse hanno contato più certi errori che le troppe palle perse o il nostro vantaggio iniziale, perché sapevo che Cremona si sarebbe risollevata». Il giovane lungo lancia un’occhiata al futuro: «Se sono ottimista per la salvezza? Sì, a patto che la squadra sappia di dover sempre lavorare a fondo. Ora dobbiamo inserire al meglio McGrath e ri-coinvogere Reynolds che è stato fuori due settimane. Sarà una battaglia ma possiamo farcela, a partire dalla gara con Pesaro».
Spazio anche alle parole di Simone Cotani che è stato a lungo protagonista, sia per i canestri sia perché il pubblico di casa lo ha beccato con parecchi fischi. «Nessun problema, le “beccate” con il pubblico fanno parte del gioco e non mi disturbano. Ci abbiamo provato, siamo migliorati su certi aspetti del gioco, come ad esempio il rientro dopo l’intervallo, però non siamo stati bravi a gestire quel vantaggio che avevamo costruito. Potevamo portare via i due punti ma non è accaduto: dovremo rifarci fin da domenica prossima».

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Pubblicato il 16 Gennaio 2010
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