Rinnovata la candidatura a “Patrimonio dell’umanità”

Il comune, con la chiesa di Santa Maria Foris Portas, rientra nella rete “Italia Langobardorum. Luoghi di potere e di culto”.

castelseprioÈ stata rinnovata la candidatura per il riconoscimento Unesco a sito Patrimonio dell’Umanità di Castelseprio, che rientra nella rete “Italia Langobardorum. Luoghi di potere e di culto”.

Il rinnovo della candidatura è avvenuta nei giorni scorsi a Parigi nella sede dell’Icomos, ente ispettivo dell’Unesco, che dopo aver espressamente riconosciuto valore e prestigio della candidatura “longobarda” e la validità e ampiezza del collegato Piano di gestione obbligatorio, aveva principalmente suggerito di inserire nelle documentazioni alcuni approfondimenti quali: esame della storiografia europea collegata ai Longobardi nella comparazione tra culture del tempo; criteri di selezione dei beni candidati; ampliamento del sito di Brescia, della buffer-zone di Spoleto e Campello sul Clitunno e ritocco alla buffer-zone di Benevento (esclusione della parte moderna del Museo del Sannio); miglioramento delle misure di conservazione e protezione degli elementi archeologici e decorativi di Castelseprio, del Tempietto del Clitunno e del Santuario di Monte Sant’Angelo.
Le richieste sono state condivise e accolte nella rielaborazione documentale.
Nell’aggiornamento del Piano di gestione – la cui continuità ed efficacia sono state mantenute – si è inoltre riscontrata l’intensa mole di attività prodotta dagli inizi del 2008 a fine 2009 da tutti i luoghi del “sito seriale”, che hanno perfezionato obiettivi e azioni e ne hanno promosso di nuovi secondo l’allegata tabella riassuntiva. Una ulteriore prova di concretezza della candidatura e di condivisa volontà istituzionale di trasformare le eccellenze culturali dei territori in dinamiche di sviluppo scientifico ma anche sociale ed economico.
 

castelseprio

La ricandidatura del sito archeologico di Castelseprio, caratterizzato in modo particolare dalla presenza della chiesa di Santa Maria Foris Portas, di proprietà della Provincia di Varese, rappresenta un ulteriore impulso a supportare con ancor maggior convinzione i progetti di valorizzazione e rilancio del 
complesso. Tra questi vanno ricordati la riqualificazione dell’intera area, la realizzazione del nuovo punto 
di accoglienza, che diventerà anche il fulcro del rilancio culturale del sito e la sede di incontri, conferenze.
 
«Registriamo questo passaggio importante che interessa uno dei beni architettonici più preziosi del nostro territorio – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio Gianfranco Bottini – L’iter della candidatura Unesco ben si concilia con la programmazione definita da Villa Recalcati, che da tempo sta studiando una serie di progetti finalizzati alla valorizzazione dell’area. Progetti che, vorrei sottolineare, non sono strettamente legati alla candidatura, ma rientrano nella più ampia programmazione politica 
dell’Ente in merito alla valorizzazione dell’importante patrimonio artistico culturale che caratterizza la nostra provincia».
L’ingresso di Castelseprio nella Lista dei siti Unesco sarà il valore aggiunto dell’intenso lavoro condotto da Provincia di Varese, Ministero dei Beni Culturali e Fai.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2010
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