Inaugurata la casa domotica
L'ingresso della tecnologia domotica permette di ridurre della metà le spese normalmente affrontate dalle residenze sanitarie assistenziali
Un esempio di sussidiarietà e di capacità di mettere al centro la persona che deve essere esportato in tutto il territorio. Così il presidente di Regione Lombardia ha definito i moidernissimi appartamenti attrezzati di ogni tecnologia utile per persone disabili, "un intervento innovativo che vede protagonista la cooperativa Sim-patia, già titolare della RSD di Valmorea che porta il suo nome, e che dopo 10 anni di attività ha scelto di intraprendere la strada della domotica, per ripensare il tema delle residenza per disabili gravi, nell’ottica di un miglioramento sensibile delle loro condizioni di vita, che si traduce in una maggiore autonomia in termini di gestione degli spazi e degli strumenti interni alla casa, ma anche di comunicazione".
"Quello che inauguriamo oggi – ha detto il presidente Formigoni – è ancora una volta una realizzazione di assoluta avanguardia nel nostro territorio. Il mio auspicio è che progetti come questo possano essere replicati, perché attuano bene il principio fondamentale della centralità della persona".
Tra l’altro, l’ingresso della tecnologia domotica permette di ridurre della metà le spese normalmente affrontate dalle residenze sanitarie assistenziali. Mette le persone in condizione di essere molto più autonome riducendo la presenza fissa di operatori, che diversamente sono chiamati ad assistere i disabili anche nelle esigenze più ordinarie.
"La definizione di diversamente abili non è dunque un escamotage retorico, ma descrive una realtà – ha sottolineato il presidente Formigoni – ciascuno ha una propria speciale abilità e spetta a noi fare in modo che questa possa essere realizzata senza fare sentire la dignità menomata neppure per un istante. E’ questa la vera sussidiarietà e la forza di una regione come la nostra, dove i cittadini, quando sentono che una cosa è giusta, si mettono in gioco in prima persona. Ed è proprio per questo impegno diretto che le istituzioni possono allargare il raggio della propria azione. La Lombardia è quella che ha la maggiore attenzione al tema della disabilità, e questo malgrado riceva dallo stato meno risorse di altre Regioni".
Il presidente ha poi ricordato l’impegno di Regione Lombardia sul tema della disabilità: "Abbiamo introdotto, a seconda delle varie esigenze e dei differenti gradi di disabilità, la residenza socio-sanitaria per persone disabili (75 RSD per oltre 3000 posti). Inoltre, si sono moltiplicate negli anni le comunità sociosanitarie, che oggi sono 133 con più di 1100 posti, e i centri diurni per le persone disabili (311 con oltre 6000 posti), strutture che permettono di coniugare opportunamente l’utilizzo del voucher sociosanitario, per consentire una reale libertà di scelta. È cresciuta anche l’attenzione verso i servizi sociali, per esempio i servizi di formazione all’autonomia, i cosiddetti SFA, 215 servizi su tutto il territorio regionale che raggiungono circa 1.600 persone e 39 centri socio educativi con 556 posti".
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