“La verità della forma” di Luciano Ventrone
La mostra, che sarà allestita al Broletto, è curata da Vittorio Sgarbi
Sabato 27 febbraio alle 17 in piazza del Duomo, al Broletto sarà inaugurata la personale “La verità della forma” di Luciano Ventrone a cura di Vittorio Sgarbi, con testi critici di Angelo Crespi, Sergio Gaddi. “… Vivo il mio fare pittura come un continuo, infinito ed ininterrotto studio sulla luce e sui suoi effetti – spiega Ventrone – sulla sua percezione: una continua sfida contro la realtà e contro la percezione che ognuno di noi ha di ciò che lo circonda”. La mostra si articola in un percorso espositivo di 20 opere, nelle quali emerge come suggerisce il curatore della mostra Vittorio Sgarbi “la consapevolezza che una figurazione fatta con luce e colori artificiali accentua in modo straordinariamente suggestivo la distanza fra ciò che si riproduce e ciò che nella tela viene riprodotto. La pittura diventa dominio dell’altro, regno contiguo a quello della natura in cui la frutta può assumere una coscienza plastica formidabile”. Quella di Ventrone è una passione autentica e tenace per l’arte classicamente intesa, un sentimento che lo spinge al di fuori delle regole del mercato e al di là delle mode del momento, un realismo fondato sulla percezione che mira a tradurre il visibile illusionisticamente, come invita a riflettere Angelo Crespi, autore di uno dei saggi critici editi in catalogo. La pittura trasporta tutto in un’altra dimensione dove la realtà non rimanda mai a se stessa, ma ad un mistero che trascende tutto e tutti. La precisione dei soggetti dei dipinti è la naturale conseguenza di un’inesauribile necessità di sfidare la realtà sul piano della percezione visiva. “Di fronte all’opera di Ventrone – scrive Sergio Gaddi nel testo in catalogo – si coglie il senso del sublime e del paradossale allo stesso tempo. E’ del tutto evidente che la perfezione formale e compositiva della sua pittura superi il puro confine fisico di ciò che viene riprodotto, e riesca ad aggiungere un sovrappiù di senso e di qualità alla visione, che sia una natura morta, un corpo femminile, l’onda del mare o la duna del deserto. Così, il suo essere iperrealista lo porta all’indagine di territori ben al di là dei confini della realtà, perché i suoi quadri permettono una percezione che certamente va oltre il limite spaziale dell’oggetto, subiscono una trasfigurazione strutturale che li porta a completare il passaggio da oggetto a soggetto. Con Ventrone le nature morte sono molto più logicamente nature vive, forme che, nella fissità cristallizzata dell’istante, svelano invece l’intera dinamica dell’universo, la mirabile complessità dell’ordine originale”. “Le opere generano mistero e magia in un gioco teatrale di luci e ombre che caratterizzano il suo percorso estetico attraverso un linguaggio vivo, pulsante, sublime, misterioso e per questo così affascinante” afferma Cinzia Chiari, coordinatore della mostra. L’evento è organizzato dal Comune di Como Assessorato alla Cultura in collaborazione con LAM L’Arte Mostre, Eventi e Cultura. Orari dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19, Sabato e domenica dalle 10.30-12.30 e 14.30-19 Lunedì chiuso. Per informazioni www.associazionelarte.com info@associazionelarte.com tel. 06.68139454.
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