Bomba in metropolitana, 37 i morti
Due esplosioni, secondo le prime ricostruzioni, causate da donne kamikaze. Un terzo ordigno che sarebbe dovuta deflagrare nella stazione Prospekt Mira
Due esplosioni violentissime nella metropolitana di Mosca. A distanza di sei anni, tornano gli attentati terroristici. Ventitre morti nella prima, esplosa all7,56 (5,56 ora italiana) nella stazione di Lubianka, e quattordici nella seconda, esplosa alle 8,38 nel Oarco della Cultura, secondo quanto hanno stabilito le prime ricostruzioni, per un totale di 37 vittime. Sventato, sempre secondo quanto risulta dalle prime indagini, un terzo ordigno che sarebbe dovuta deflagrare nella stazione Prospekt Mira. In entrambi i casi sarebbero state provocate da kamikaze donne, come ha affermato il procuratore di Mosca, Yuri Semin.
Il primo ordigno è esploso all’altezza del secondo vagone, durante la fermata, alla stazione Lubianka, vicino all’omonima piazza, dove si trova la sede storica dei servizi di sicurezza, l’Fsb (l’ex Kgb). Il secondo ordigno è deflagrato 40 minuti dopo alla stazione Park Kulturi, vicino al leggendario Gorki Park.
Non ci sono italiani vittime degli attentati di Mosca. L’ambasciata italiana nella capitale russa precisa che si stanno compiendo ulteriori verifiche, per poter escludere casi di doppia cittadinanza, ma si tratta di uno scrupolo e niente fa pensare che cittadini italiani siano tra le vittime L’Unità di crisi della Farnesina aveva subito avviato i controlli per verificare l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nelle esplosioni.
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