I sogni dei Giovani Alianti prendono il volo da Varese
Anche quest’anno al Teatro di Varese è andata in scena la consueta giornata dedicata al mondo della scuola, dell’impegno sociale e, soprattutto, ai ragazzi
I "giovani alianti", ormai ad un passo dal decennale, hanno preso il volo anche quest’anno dal Teatro di Varese con la consueta giornata dedicata al mondo della scuola, dell’impegno sociale e, soprattutto, ai ragazzi, i veri protagonisti del progetto che da 9 anni coinvolge le scuole della provincia.
“Sogni e idoli dei giovani tra inganni e desideri” è il tema che in quest’ultimo appuntamento ha scaldato e fatto sognare i tanti studenti che hanno partecipato questa mattina all’incontro, ma soprattutto ai tanti che durante l’anno scolastico lo hanno preparato dandogli vita.
Perché, come ormai sanno tutti quelli che hanno sentito parlare del progetto, sono i ragazzi stessi a preparare i lavori che questa mattina, come gli altri anni, sono andati in scena dal palco del teatro varesino.
Una vera e propria gara per la partecipazione che coinvolge gli studenti e nello stesso tempo li fa riflettere sulle mille sfaccettature dell’impegno sociale e del lavoro di gruppo, con la soddisfazione finale di vedere realizzato un percorso per il quale si sono impegnati durante l’anno.
«Quando abbiamo cominciato 9 anni fa i ragazzi erano timidi, ora invece fanno a gara per partecipare ed essere protagonisti», lo spiega molto bene la professoressa Raffaella Iannacone (foto a sinistra), la vera madrina e artefice dell’evento insieme allo Sportello provinciale scuola volontariato, l’ufficio scolastico Provinciale di Varese e il supporto indispensabile del Cesvov.
«Ogni anno decidiamo insieme a quale tema dedicare l’incontro – spiega la Iannacone – e poi sono i ragazzi insieme ai loro insegnanti a svilupparlo e dargli vita. Vogliamo così che imparino cosa significa lavorare insieme, fare gruppo e riflettere sul significato dei vari temi che proponiamo».
Il momento di maggiore emozione è stato quest’anno la presentazione del lavoro realizzato dai ragazzi di un istituto tecnico dell’Aquila accompagnati dalla loro dirigente scolastica, un progetto attraverso il quale i ragazzi hanno rappresentato la loro gratitudine per l’affetto e l’aiuto ricevuto dopo quella notte «quando venne il buio, la terrà tremò e il mondo crollò». Dopo che il passaggio del terremoto con la sua scia di distruzione e dolore gli ha fatto conoscere la solidarietà di un’intera nazione. Il lavoro è stato salutato in platea con un boato di applausi e momenti di vera solidarietà.
E come ogni anno sono ci sono stati anche stamattina alcuni ospiti d’eccezione che hanno dato testimonianza dell’impegno quotidiano che dedicano al sociale. Tra questi Don Vittorio Chiari, educatore salesiano, che ha introdotto il dibattito “Sogni e ansie nel labirinto della vita”, raccontando della sua esperienza al centro di Arese, un’esperienza di educazione e di accompagnamento ai ragazzi disagiati dell’hinterland milanese, ai quali i salesiani cercano di dare aiuto e supporto con progetti personalizzati di educazione.
La parola è poi passata ad Attilio Azzola e Roisin Grieco, regista e protagonista del film “Diari”, un film sui giovani scritto e interpretato da giovani, per il quale il giovane regista ha avviato un progetto di cooperazione con numerose scuole che hanno poi di fatto fornito i protagonisti per il suo film. (Attilio Azzola è stato anche premiato per un suo cortometraggio alla rassegna varesina de i cortisonici e il suo film ha avuto riconoscimenti anche al festival di Cannes).
A concludere la rassegna la musica del gruppo vocale a cappella “Maybe6ix”, che ha rielaborato con i loro originali arrangiamenti alcune delle più conosciute canzoni pop del momento.
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